The Dubliners’ Dublin: Easy and Slow

The Dubliners’ Dublin itinerario cultural-turistico per la Dublino di ieri e di oggi sulle orme di Ronnie Drew (ideato da Cattia Salto per Terre Celtiche Blog)

LA DUBLINO EASY AND SLOW

A 35:30 del documentario The Dubliners’ Guide to Dublin City, cala la sera su Dublino sulle note di Easy and Slow, una vecchia canzone di Dublino su come passare una romantica serata con una bella ragazza – e i posti dove portarla.
Per rimorchiare al giorno d’oggi però, la romantica passeggiata lungo il fiume sotto le luci della città, non è più sufficiente.
Nel Net si trovano varie Guide su come fare amicizia con le ragazze di Dublino e le turiste, quali i luoghi in cui andare “a caccia” e altre amenità sulle app per incontri. Se siete una ragazza si presume che vi basti ammiccare e mostrarvi disponibile e potete farvi chi volete (o chi vi vuole). Dublino è anche il centro della scena gay irlandese con una comunità LGBT attiva e vivace che organizza il Gay Pride Week nel mese di Giugno.

https://www.schiacciamondo.com/come-conoscere-ragazze-a-dublino/
https://hookuptravels.com/wiki/Dublin
http://psycoseduzione.weebly.com/blog/archives/11-2014
https://www.irlandaonline.com/dublino/dublino-gay/
https://it.topworldtraveling.com/articles/ireland/the-best-of-gay-dublin.html

Il percorso notturno per una passeggiata romantica d’antan per una coppia d’innamorati in visita a Dublino: dall’O’Donovan Rossa Bridge al Sean Heuston Bridge

Dalla Cattedrale di Cristo prendete per Fishamle Street passate accanto al Municipio e sbucate sul Wood Quay a metà circa tra il Grattan Bridge a destra e il l’O’Donovan Rossa Bridge a sinistra. Il colpo d’occhio è suggestivo per il gioco di luci (diverse per ogni ponte) che si riflettono nelle acque nere del fiume. Il ponte a tre basse campate di forma ellittica ha le balaustre in ghisa e teste scolpite nelle chiavi di volta (quella centrale di Anna Liffey). Dietro si staglia l’imponente edificio delle Four Courts.
Proseguite verso Ovest fino al Sean Heuston Bridge.
Tenete presente che le due sponde del fiume sono anche strade a percorrenza veicolare piuttosto trafficate. Nel tratto della passeggiata la sponda Nord è la più bella architettonicamente.

Il Liffey nel cuore di Dublino

Il percorso in Easy and Slow

Easy and slow (I, III, II) + I Tuck’d Up My Sleeves (I, III)

‘Twas down by Christ-church that I first met with Annie,
A neat little girl – and not a bit shy
She told me her father, who came from Dungannon
Would take her back home in the sweet by and by.

Ad what’s it to any man whether or no,
whether I’m easy or whether I’m true.
As I lifted her petticoat easy and slow.
And I tied up my sleeve for to buckle her shoe.

We wandered by Thomas Street, down to the Liffey,
The sunshine was gone and the evening grew dark.
Along by Kingsbridge and begod in a jiffy
Me arms were around her beyond in the [Phenix] Park

From city or country a girl is a jewel.
And well known for gripping the most of them are.
But any young fella he is really a fool
If he tries at the first time for to go a bit far.

I stroll’d with a fine maid far out in th’ country,
Th’ blossoms around us all cryin’ for dew;
On a violet-clad bench, sure, I sat down beside her,
An’ tuck’d up my sleeves for to tie up her shoe
An’ what’s that to anyone whether or no
If I came to th’ fore when she gave me th’ cue ?
She closed her eyes tight as she murmur’d full low,
“Be good enough, dear, for to tie up my shoe.”

The heathery hills were all dancin’ around us,
False things in th’ world turn’d out to be true,
When she put her arms round me an’ kiss’d me murmur’d,
“You’ve neatly an’ tenderly tied up my shoe.”
An’ what’s that to anyone whether or no,
I ventur’d quite gamely to see th’ thing through,
When she lifted her petticoat, silent and slow,
An’ I tuck’d up my sleeves for to tie up her shoe.

❶ Christ-church è la Cattedrale di Cristo nella Auld City
❷ la coppietta imbocca la Thomas street che attraversa le Liberties (e proseguendo in James street passa accanto agli stabilimenti della Guinness).
❸ supponendo che percorrano solo la Thomas street gireranno probabilmente a destra per la Watling street per arrivare al Liffey nei pressi del Rory O’More Bridge.
❹ i due piccioncini percorrono il Victoria Quay fino alla stazione di Heuston e imboccano il Kingsbridge, (oggi chiamato Sean Heuston Bridge), ponte ad attraversamento tramviario e pedonale il più antico ponte di ferro d’Irlanda
❺ poi girano a sinistra in Parkgate street e infine entrano nel Phenix Park (la parte detta di Saint James)

Eamonn mac Thomais che ci mostra la Thomas street negli anni 1970

la camminata inizia in Meath street
Come ci si divertiva nelle Liberties, il ballo di Natale dello Stracciaio:
The Ragman’s Ball


SOMMARIO di The Dubliners’ Dublin
APPROFONDIMENTO: LE LIBERTIES

“Easy and Slow” è una vecchia canzone dublinese attribuita a Dominic Behan, il quale però disse di averla ascoltata da Sean O’Casey.
E’ la storia di un fortuito incontro con una bella ragazza che, complice la notte e la passeggiata solitaria nel parco, si concede al protagonista. Il tema erotico è accompagnato senza lazzi e frizzi, bensì da una melodia tutto sommato malinconica.

IL PERCORSO ATTRAVERSO LE LIBERTIES: THOMAS STREET

Al momento Thomas Street è una strada che fa discutere per alcuni edifici lasciati all’abbandono. (vedasi “The Good the Bad and The Ugly!”)

Seguiamo Stephen in una veloce panoramica

Frequentatissima di giorno dai turisti che vanno verso la Guinness storehouse, di notte è spesso un luogo di spaccio. Ma Thomas Street resta comunque una strada interessante da percorrere, frotte di turisti di passaggio e traffico permettendo. Qui è consentito il commercio ambulante vietato invece in molte altre strade di Dublino.

Io però comincio l’attraversata partendo leggermente prima da St Audoen’s Park con relativa chiesa in High Street per gli appassionati di GOTIC.
Il parco è stato ridisegnato nel 2019: i percorsi attraverso il parco sono stati abbelliti con i blocchi di pietra degli scavi, i ciottoli medievali e alcune mattonelle di pavimentazione di epoca georgiana. Sono state aggiunte nuove piantumazioni, una serie di installazioni interattive basate sul suono per bambini, e una fontana commemorativa delle vittime negli eventi della Pasqua del 1916, e varie istallazioni luminose.

(i percorsi della seconda parte del video continuano nella Dublino Medievale)

La ST AUDOEN CHURCH (chiesa anglicana) è un monumento nazionale che risale al 1190 ed è aperta al pubblico da aprile a ottobre. E’ la più antica chiesa medievale di Dublino. Il suo antico campanile ospita le campane più antiche d’Irlanda (1423).
Rovine nel verde, tombe dei baroni scolpiti a grandezza naturale e una pietra antica detta Luky Stone.

Un pezzo di Medioevo rimasto dimenticato nelle pieghe del tempo: sul retro dei gradini portano al St. Audoen’s Arch l’unica porta sopravvissuta della città vecchia con alcuni pezzi della cinta muraria del XIII secolo. Attenzione le chiese sono due la seconda più grande è stata costruita nel 1840 ed è una chiesa cattolica.
Una scorciatoia medievale (da Cook st) , formata da 40 gradini, costeggia la chiesa di St. Audeon. Serviva da collegamento tra la città alta (Cornmarket) e la zona dei bordelli e taverne della città bassa.

Adesso imbocchiamo la Thomas Street e sulla nostra sinistra ci godiamo una sosta al Caffè Noto

☕ COFFEE TIME
al 79 (angolo Francis St) il CAFFÉ NOTO occupa lo spazio di quella che era una Banca. Un caffè d’angolo con alti soffitti e ben illuminato con ampie vetrate attrezzate per la seduta e gustare così la consumazione guardando sulla strada o leggendo con la luce naturale. Piccoli tavoli e qualche confortevole poltroncina per una sosta più rilassata. Prezzi adeguati ad una clientela composta per lo più da studenti e da gente del quartiere (panini all’italiana come i loro nomi e insalate oltre a un discreto assortimento di dolci e porzioni abbondanti).

al n 94 ST. AUGUSTINE & ST. JOHN CHURCH

La chiesa di Sant’Agostino e San Giovanni Battista, che i dublinesi chiamano John’s Lane Church, risale alla fine dell’800. I lavori iniziarono nella Pasqua del 1862 e terminarono dopo 33 anni. Il campanile della chiesa è il più alto della città.
L’interno è in stile neo-gotico e l’abside del coro accoglie un altare in marmo di Carrara impreziosito da pinnacoli. Bellissimi mosaici ricoprono le cappelle laterali.

NCDA

L’Università di Arte e Design è un’università prestigiosa per l’insegnamento dell’arte e del design che collabora con i più importanti artisti irlandesi e internazionali.
Si è trasferita nella precedente sede della Power’s Whisky Distillery in Thomas Street mentre il campus è accanto alla storica Chiesa di Sant’Agostino e San Giovanni.
Nel 1998 il College ha acquisito anche la vecchia Thomas Street Fire Station, la prima caserma dei pompieri motorizzata di Dublino, progettata da Charles J. McCarthy (1911). Ribattezzata Harry Clarke House, ospita ora un’aula magna, sale per seminari e gli uffici del personale. 
Trai due edifici si trova la modernista NCAD Gallery progettata da Murray O’Laoire e inaugurata nel 2009.

Sulla nostra destra

al 57 ST. CATHERINE CHURCH


La chiesa di Santa Caterina è originaria del XII secolo ma la sua architettura attuale risale al 1700. La facciata è in stile neo-rinascimentale. Nel 1803 la chiesa fu il luogo dell’esecuzione dell’eroe della lotta per l’indipendenza irlandese Robert Emmet. La maggior parte degli insorti nel 1803 provenivano infatti dalle Liberties area in cui parrebbe sia stata pianificata la rivolta (con vari nascondigli delle armi e delle polveri). Sul retro della chiesa il vecchio cimitero è stato trasformato in parco pubblico.

al n 130 Fades and Blades

Il negozio di barbiere nella casa più antica di Dublino costruita nel 1639. All’interno di Fades and Blades, l’edificio è stato restaurato con cura. Le travi in ​​legno originali sono visibili sul soffitto della bottega del barbiere, così come alcuni dei mattoni originali. (per un taglio fashion chissà se accettano anche le signore?)

al n 58-59 il Vicar Street è un centro per le arti dello spettacolo e concerti anche di musicisti di fama internazionale (ha vinto il premio IMRO Live Music Venue tre volte, più recentemente nel 2014)

Dublin Corporation Public Library
n. 22 di Thomas Street in una casa georgiana già dimora di un mercante di piume e della sua famiglia nel XVIII secolo ospitò la Biblioteca Pubblica comunale dal 1884 al 1983. Dal 2012 è sede di The Digital Hub. La ristrutturazione interna ad uffici ha mantenuto le caratteristiche architettoniche dell’esterno, come l’androne ad arco per l’ingresso della carrozza e gli stucchi intorno alle finestre e tanti altri dettagli d’arredo.

al n 1 la prima casa di Arthur Guinness tra il 1759 e il 1765

A questo punto potete infilarvi nella Guinness Storehouse oppure visitate la ROE & CO DISTILLERY al 92 di James St o ancora la distilleria Pearse Lyons al 121-122 James Street nella chiesa ristrutturata

Concludo con la ST JAMES CHURCH
La Chiesa di San Giacomo
I pellegrini medievali dell’Irlanda iniziavano il Cammino di Santiago de Compostela dalla Porta di San Giacomo (StJames’s Gate) all’ingresso occidentale di Dublino.
I passaporti per il Cammino possono essere acquistati tuttora presso la chiesa di St. James. Sul muro esterno, una piastrella blu con il simbolo della conchiglia, indica la via.

121-122 St. James’s Street

http://homepage.eircom.net/~seanjmurphy/stjames/

I Tuck’d Up My Sleeves

The original version addeed by O’Casey in his play “Red Roses for Me” (1942): with good probability he elaborated a street song of Dublin, adjusting the verses so that they fit the character of the play.

John Kavanagh & Paul Brady in “The Songs And Words Of Sean O’Casey “(1980)

La versione originale inserita da O’Casey nella sua opera teatrale “Red Roses for Me” (1942): con buona probabilità egli elaborò una canzone di strada dublinese aggiustando i versi in modo che si adattassero al personaggio dell’opera.

“Be good enough, dear, for to tie up my shoe.”

Nel linguaggio convenzionale delle ballate tradizionali allacciare la scarpa ad una ragazza significa farci del sesso. Un tempo sbirciate i piedi e le caviglie di una donna era considerato molto erotico, così come vedere due piedi ben calzati (e tra la gente del popolo le scarpe si mettevano solo nelle occasioni speciali).
Se sollevare la sottana di una donna piano piano per dare una sbirciatina alle caviglie era parte del rituale di corteggiamento/amoreggiamento, che non necessariamente si concludeva con il sesso, in questo caso il corteggiatore, si spinge molto oltre!

I
I stroll’d with a fine maid far out in th’ country,
Th’ blossoms around us all cryin’ for dew;
On a violet-clad bench, sure, I sat down beside her,
An’ tuck’d up my sleeves for to tie up her shoe
An’ what’s that to anyone whether or no
If I came to th’ fore when she gave me th’ cue ?
She closed her eyes tight as she murmur’d full low,
“Be good enough, dear, for to tie up my shoe.”
II
Th’ hawthorn shook all her perfume upon us,
Red poppies saluted, wherever they grew,
Th’ joyous exertion that flaunted before me,
When I tuck’d up my sleeves for to fasten her shoe.
An’ what’s it to anyone, whether or no
I learn’d in that moment far more than I knew,
As she lifted her petticoat, shyly and slow,
III
The heathery hills were all dancin’ around us,
False things in th’ world turn’d out to be true,
When she put her arms round me an’ kiss’d me murmur’d,
“You’ve neatly an’ tenderly tied up my shoe.”
An’ what’s that to anyone whether or no,
I ventur’d quite gamely to see th’ thing through,
When she lifted her petticoat, silent and slow,
An’ I tuck’d up my sleeves for to tie up her shoe.

I
Passeggiavo con una bella fanciulla verso la campagna
i fiori che ci circondavano stillavano rugiada;
su una pietra di granito, allora, mi sedetti accanto a lei,
e mi rimboccai le maniche per allacciarle la scarpa.
Capita a chiunque oppure no,
di farsi avanti quando lei dà il segnale (1)?

Lei chiuse gli occhi stretti mentre mormorava piano,
“Fallo bene, caro, ad allacciarmi la scarpa.”
II
Il biancospino spargeva tutto il suo profumo su di noi,
i papaveri rossi salutavano, ovunque crescessero,
il gioioso sforzo che si dispiegava (2) davanti a me,
quando mi rimboccai le maniche per allacciarle la scarpa
E che capiti a chiunque  oppure no,
imparai in quel momento molto più di quanto sapessi (3),
mentre sollevava la sottogonna, timidamente e piano
III
Le colline d’erica danzavano tutto intorno a noi,
le falsità nel mondo si rivelarono vere,
quando mi abbracciò, e mi baciò mormorando
“Sei stato accurato e delicato nell’allacciarmi la scarpa.”
E che capiti a chiunque oppure no,
mi sono divertito tanto ad affrontare la cosa
mentre sollevava la sottogonna, in silenzio e piano,
e mi rimboccavo le maniche per allacciarle la scarpa

Note
(1) ho preferito rendere la traduzione nel modo impersonale
(2) qui siamo in una chiara metafora, con quei papaveri che richiamano il rosso del sangue. Il vigoroso sforzo a cui si sta accingendo il protagonista è deflorare la fanciulla
(3) anche per il protagonista sembra essere la prima volta

Easy and Slow

Dominic Behan writes in the note of his “Down by the Liffyside” “Some of it in O’Casey’s Red Roses For Me. The rest of it I got from an old lady with a string bag and an awesome voice in Giggleswick” and in his “The Singing Irish” o(1967 Scott Solomon Productions Ltd, London); but he also writes: “In Sean O’Casey’s play [The Plough and the Stars 1916] you will find the chorus of the song printed here, nothing more. I wrote all the verses“.

Dominic Behan in ‘Down by the Liffyside’ 1959

Nelle note di copertina di “Down by the Liffyside” Dominic Behan scrive “Alcuni versi sono nell’album “Red Roses For Me” di O’Casey. Il resto l’ho preso da una vecchia signora con una concertina e una voce terribile a Giggleswick” e in “The Singing Irish” (1967 Scott Solomon Productions Ltd, Londra) ma scrive anche: “nell’opera teatrale di Sean O’Casey si trova il coro della canzone stampata qui, nient’altro. Ho scritto io tutte le strofe” .

Joe Crookston live ( I, III, IV)

I
‘Twas down by Christ-church that I first met with Annie,
A neat little girl – and not a bit shy
She told me her father, who came from Dungannon
Would take her back home in the sweet (1) by and by.
CHORUS
Ad what’s it to any man whether or no,
whether I’m easy (2) or whether I’m true.
As I lifted her petticoat easy and slow.
And I tied up my sleeve for to buckle her shoe.
II
From city or country a girl is a jewel.
And well known for gripping the most of them are.
But any young fella he is really a fool
If he tries at the first time for to go a bit far
III
We wandered by Thomas Street, down to the Liffey,
The sunshine was gone and the evening grew dark.
Along by Kingsbridge and begod in a jiffy
Me arms were around her beyond in the [Phenix] Park.
IV
If you should go to the town of Dungannon,
you can search till your eyes are weary of blind
Be you sitting or walking or sporting or standing
Another like Annie you never will find

NOTES
1) “in the sweet” =”affections, loved ones”
2) the meanings of easy are many in this context it is paired with true (in the chorus) and with slow (in the title). in the first verse easy -true they are antithetical in the second verse easy -slow they reiterate the concept of going slow and calm.

I
Fu vicino alla Cattedrale di Cristo❶ che per la prima volta incontrai Anna, ragazzina di bell’aspetto e per niente timida.
Mi disse che suo padre veniva da Dungannon,
e l’avrebbe riportata a casa dai parenti prima o poi
CORO
E che capiti a chiunque oppure no,
che io la faccia facile o dica il vero
mentre le sollevavo la sottana piano piano,
e mi rimboccavo la manica per chiuderle la fibbia della scarpa.
II
Cittadina o paesana una donna è un gioiello,
e la maggior parte di loro ne sono ben consapevoli.
Ma un giovanotto sarebbe proprio pazzo se non cercasse
al primo incontro di andare un po’ più lontano!
III
Passeggiammo per Thomas Street❷  e per il fiume Liffey❸,
il sole era tramontato e la sera diventava buia
per il Kingsbridge❹ e come in un baleno
le mie mani le erano addosso là nel parco❺.
IV
Se andrete nella città di Dungannon,
cercate pure fino a accecarvi gli occhi,
che siate seduti o in cammino o a sollazzarvi o a guardare
un’altra come Anna non la troverete mai!

NOTE
2) i significati di easy sono molteplici in questo contesto fa il paio con true (nel ritornello) e con slow (nel titolo). nel primo verso easy -true sono antitetici nel secondo verso easy -slow ribadiscono il concetto di andare lento e con calma. “Take it easy and slow” si traduce come “prenditela con calma e senza fretta!” ma anche “fallo lentamente e piano”

LINK
http://www.makem.com/lyrics/lyricpage/easyandslow.php
https://www.theballadeers.com/ire/db_d1959_t35_liffey.htm
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=69447
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=18196

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

3 Risposte a “The Dubliners’ Dublin: Easy and Slow”

  1. Ciao, complimenti per il sito e il gran lavoro che ci sta dietro. In merito a Easy And Slow, il ritornello non può avere quella connotazione (letta anche su mudcat) perché in Irlanda i contraccettivi erano illegali negli anni 70 e fino al 1985 non fu possibile acquistare preservativi, che restarono comunque ben poco diffusi fini agli anni 90. La canzone risale invece agli anni 60
    La connotazione sessuale tra l’altro cozzerebbe con la strofa “But any young fella is really a fool
    If he tries at the first time to go a bit far”

    1. Grazie per i complimenti.
      Per quanto riguarda i commenti sulla canzone Easy and Slow c’è da tener sempre presente il genere semi-serio per la working class people di Dublino https://www.theballadeers.com/ire/db_d1959_t35_liffey.htm
      e quando nella canzone popolare si menzionano le fibbie delle scarpe c’è sempre una punta di malizia: l’uomo non ha semplicemente allacciato le scarpe alla ragazza. Per il pubblico ancora più smaliziato contemporaneo il significato è ancora più “concreto” come la parafrasi della nota; che poi lei sia stata una facile o meno e che lui ci abbia provato o meno è tutto da interpretare, non dimentichiamoci testi come “Spanish Lady” o “Sally Garden” in cui il protagonista inesperto in amore resta a guardare incapace di cogliere l’attimo (e continua a rimpiangerlo fin nella vecchiaia!)

    2. Grazie per l’intervento, ho colto l’occasione per ampliare il contenuto dell’articolo e tradurre in inglese, ho anche risolto qualche perplessità precedente sulla traduzione in italiano, l’aggiunta della versione di Ronnie Drew è a mio avviso chiarificatrice

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