Éamonn an Chnoic: Ned del Colle

Una ballata irlandese del XVII secolo che prima di essere diffusa nella versione in inglese nel XIX secolo con il titolo “Ned of the Hill” era nota come canzone in gaelico irlandese “Éamonn an Chnoic” in onore del bandito di strada Éamonn Ó Riain (Edmund Ryan 1670 – 1724)

NEL DEL COLLE

rapparee001_0Edmond (ovvero Ned) era un giovane rampollo degli O’Ryans di Knockmeoll, Atshanbohy, vicino a Upperchurch Contea di Tipperary diventato fuorilegge sotto la regina Maria (affiancata al trono dal marito Guglielmo III): la sua vita riassume un po’ tutte le vicissitudini passate dai molti rapparees irlandesi  del XVII e XVIII secolo (considerati degli eroici ribelli invece che dei banditi prezzolati); la famiglia di origini cattoliche si vede privata dal possesso della terra dopo la conquista di Cromwell (Act for the Settlement 1652); in difesa della povera gente contro i soprusi dei conquistatori, Edmond si dà alla macchia e poi combatte nella “Williamite War” del 1689-1691; dopo il trattato di Limerick (1691) invece di fuggire come “Wild Geese” continua la sue scorrerie contro i proprietari terrieri protestanti e i militari inglesi; viene tradito per denaro da un suo amico che gli taglia la testa mentre dorme tranquillo ospite nella sua casa!

Di lui si dice fosse un gentiluomo sempre ben vestito, abile spadaccino e dalla ottima mira nello sparare con le pistole, amato non solo dalle donne, perchè era un Robin Hood, un giustiziere dei poveri contro i ricchi che lottava, a suo modo, per la libertà dell’Irlanda.

ÉAMONN Ó RIAIN: LA STORIA

Edmond O’Ryan nacque a Atshanbohy vicino Upperchurch intorno al 1670. I suoi antenati erano stati grandi proprietari terrieri, le cui terre furono confiscate dopo la ribellione di Desmond, cento anni prima. Ora, ricchi possidenti inglesi si impossessarono delle terre, e i Ryan rimasero come tenutari.
La sua carriera doveva essere il sacerdozio [e andò in Francia a studiare perchè con le Penal Laws non era possibile per i cattolici accedere allo studio in Irlanda] ma non aveva abbastanza vocazione(*). Poco dopo il suo ritorno è stato coinvolto in una rissa con un esattore delle tasse che voleva prendersi l’unica vacca appartenente ad una povera vedova. Eamonn intervenne in favore della vedova cercando di convincere l’esattore a prendere l’equivalente delle tasse in mobili o altri oggetti a cui la vecchia signora poteva rinunciare. Ma nella rissa Eamonn finì per uccidere l’esattore delle tasse che si era intestardito nel volere la mucca.
Eamonn si diede alla macchia, nascondendosi nei boschi della sua regione nativa, mentre una grossa taglia fu offerta sulla sua testa.
Quando il deposto Giacomo II è arrivato in Irlanda nel 1689, Eamonn era tra i tanti che hanno prontamente aderito al suo esercito nella convinzione errata che la causa giacobita fosse la causa dell’Irlanda. Ma dopo il trattato di Limerick Eamonn tornò nel bosco e visse come fuorilegge, attaccando gli inglesi con la tattica della guerriglia, nel tentativo di mandarli via dalla terra irlandese.
Molte storie sono giunte fino a noi, raccontando come questi uomini siano sopravvissuti, come abbiano derubato e saccheggiato i nuovi proprietari terrieri, come siano riusciti a sfuggire ai soldati che li ricercavano e come abbiano aiutato i poveri e gli oppressi da novelli Robin Hood. 

Parzialmente tratto e tradotto da http://www.doonbleisce.com/eamonn_a_chnoic.htm
[*altrove è riportato che Ned si trovava in Francia a studiare come sacerdote, quando il padre si ammalò e il giovane ragazzo decise di rientrare a casa; fu allora che difese la vedova e si diede alla macchia assumendosi la colpa dell’uccisione di uno degli esattori.]

Sappiamo anche che era un poeta di notevole talento.
La sua descrizione della vita di un fuorilegge è contenuto nella famosa poesia irlandese “Eamonn un Chnoic“. Un altro poema attribuito a lui e con uno stile simile a “Eamonn un Chnoic” è “Bean Dubh un Gleanna” (The Dark Woman of the Glen), una canzone d’amore forse scritta da sua moglie Mary Leahy. Si è anche pensato che Eamonn sia l’autore di “Scan O’Duibhir un Ghleanna” una poesia patriottica, che incoraggia i giovani a seguire le orme di John O’Dwyer di Kilnamanagh
Probabilmente la versione più popolare è quella di Liam Clancy che la canta mestamente accompagnato dall’arpa, con l’andamento di un lament

LA MELODIA

Secondo il Fiddler’s Companion la melodia proviene dall’Irlanda alla fine del 1500 (sebbene la prima versione in stampa sia del 1729) ma si ritrova anche in Scozia (Scots Musical Museum, 1788 “I Dreamed I Lay” con le parole di Robert Burns). Oggi eseguita per lo più in versione strumentale, un lament su un valzer lento o una slow air che si presta bene all’arrangiamento per arpa.

Ilse de Ziah al violoncello live nel bosco con coro di uccelli e frusciar di fronde
Cherish the Ladies in Most Beautiful Melodies of Irish Music 

VERSIONE IN GAELICO: Éamonn an Chnoic

Ned bussa alla porta della sua innamorata, per chiedere rifugio, ma anche per vederla l’ultima volta e dirle addio. Il fuorilegge è ricercato con una grossa taglia sulla testa e non si fida nemmeno più degli amici, perciò medita di lasciare la sua terra. In seguito ospitato da un amico (o addirittura un parente trattandosi secondo alcune fonti di un cugino del lato materno), sarà tradito e ucciso nel sonno.
La sua testa si dice sia sepolta a Curraheen vicino Hollyford (quantomeno è lì che è stata eretta una lapide commemorativa).

Wolf Tones As Gaeilge 1980
VERSIONE IN GAELICO
I
“Cé hé sin amu
a bhfuil faobhar a ghuth,
a’ réabadh mo dhorais dhúnta?”
“Mise Éamonn a’ Chnoic,
atá báite fuar fliuch(1),
ó shíor-shiúl sléibhte is gleannta.”
II
“A lao ghil ‘s a chuid,
cad a dheánfainn-se dhuit
mura gcuirfinn ort binn de mo ghúna?
‘S go mbeidh púdar(2) dubh
‘á lámhach linn go tiubh,
‘s go mbeidh muid araon múchta!”
III
“Is fada mise amu
faoi shneachta is faoi shioc,
‘s gan dánacht agam ar éinne.
Mo bhranar gan cur,
mo sheisreach gan scor,
is gan iad agam ar aon chor!
IV
Níl cara agam—
is danaid liom sin—
a ghlacfadh mé moch ná déanach.
‘S go gcaithfe mé ghoil
thar fairraige soir,
ó’s ann nach bhfuil mo ghaolta.”
TRADUZIONE INGLESE
I
“Who’s that outside
whose voice is urgent,
pounding on my closed door?”
“I’m Edmond of the hill,
drowned, cold and wet,
from endlessly traveling mountains and glens.”
II
“Dearest love and treasure,
what can I do for you
but to put the hem of my gown over you?
And the snow would be falling on you
still, until we both would be covered!”
III
“I’ve long been outside
in snow and in frost,
not daring to approach anyone.
my grassland without seed
my ploughland without a mark,
and I don’t even have any
IV
I have no friend—
how that grieves me—
who’d take me in, early or late.
And so I must go
eastward across the sea,
for it’s there I have no kindred.”
Traduzione italiana di Cattia Salto
I
“Chi è che là fuori
chiama con urgenza
e batte alla mia porta chiusa?”
“Sono Edmund Del Colle,
zuppo, gelido e bagnato (1)
e senza posa viaggio per montagne e valli!”
II
“Carissimo amore e tesoro
cosa posso fare per te
se non avvolgerti nel mio mantello?
E la neve (2) cadrà su di noi
finchè entrambi ne saremo ricoperti”
III
“Sono stato a lungo un fuorilegge (3)
tra la neve e il gelo,
senza fidarmi di nessuno.
La mia terra a maggese,
i miei cavalli senza il giogo
-non ho più nulla!(4)
IV
Non avrò amico
-quale pena-
che mi accoglierà, nè prima nè poi.
Così devo andare
verso est per il mare,
perchè è dove non ho legami”(5)

NOTE
Il tema dell’isolamento del fuorilegge e della sua sofferenza alle intemperie è un classico nelle descrizioni dei disagi a cui vanno incontro coloro che vivono da braccati, ma è anche un modo per sottolineare il coraggio e lo spirito di sacrificio di Edmond; si mette in evidenza così la sua vulnerabilità per suscitare empatia e compassione.
2) il termine gaelico “pudar” non si traduce qui come polvere da sparo ma come neve
3) Le campagne irlandesi del Seicento-Settecento erano la terra degli highwaymen fuorilegge (outlow) dalle origini nobili che scelsero la strada per combattere la loro personale battaglia contro i ricchi possidenti inglesi o scozzesi venuti in Irlanda ad impossessarsi delle terre di famiglia!! Erano stati “Tories” (i confederati irlandesi del XVII secolo detti comunemente “conservatori”) o “Rapparees” e furono personaggi popolari e famosi la cui vita e imprese erano cantate nelle ballate. Nella tradizione popolare irlandese queste bande di briganti erano capeggiate di solito da una figura affascinante, amata dal popolo e non priva di un codice morale cavalleresco, perchè si ergeva in difesa dei deboli, dei poveri e degli oppressi. Così rubare al ricco non era considerato un furto o disonorevole, quando la ricchezza era stata accumulata con lo sfruttamento della povera gente o con il sopruso! (continua)
4) il senso della frase è “I haven’t finished the work of plowing and planting, but how could I, seeing as how I don’t have a team or land anyway!”
5) nella tradizione irlandese il fuorilegge può essere annientato solo con mezzi sleali o con il tradimento, ciò lo rende un martire da venerare. Spesso, ma non in questo caso, quando il fuorilegge viene meno al codice morale improntato alla difesa del più debole, viene punito con la sconfitta. In questo senso il codice morale è un imperativo categorico, quasi un gessa (divieto) in senso celtico.

Connie Dover in If Ever I Return 1997; la melodia non è quella tradizionalmente abbinata, ma ‘Hector the Hero‘ composta dal violinista scozzese James Scott Skinner nel 1903

I (1)
“Cé hé sin amu
a bhfuil faobhar a ghuth,
a’ réabadh mo dhorais dhúnta?”
“Mise Éamonn a’ Chnoic,
atá báite fuar fliuch,
ó shíor-shiúl sléibhte is gleannta.”
II(2)
Oh who is without
That in anger they should
Keep beating my bolted door
I am Ned of the hill
Long weary and chilled
From long trudging
Over marsh and moor
III
My love fond and true
What else could I do
But shield you from wind and from weather
When the shot falls like hail
They us both shall assail
And mayhap we will die together
IV
Through frost and through snow
Tired and hunted I go
In fear of both friend and of neighbour
My horses run wild
My acres untilled
And all of it lost to my labour
V
What grieves me far more
Than the loss of my store
Is there’s noone would shield me from danger
So my fate it must be
To bid farewell to thee
And to languish amid strangers
VI(3)
A chumann ‘s a shearc,
ó rachaimid seal faoi choillte
na meas cumhra,
Mar a bhfaighimid an breac
is an lon ar a nead,
an fia ‘gus an poc ag búireach,
An fhia ‘gus an poc ag búireach
Na h-éiníní binne
Ar ghéigíní a’ seinm
Is an cuaichín ar bharr an úir ghlais
Is go brách, brách,
ní thiocfaidh an bás in ár ngáire i lár
na coille cumhra.
Traduzione italiana di Cattia Salto
I (1)
“Chi è che là fuori
chiama con urgenza
e batte alla mia porta chiusa?”
“Sono Edmund Del Colle,
zuppo, gelido e bagnato
e viaggio senza sosta per montagne e valli!”
II (2)
“Chi è fuori
che con rabbia continua
a battere alla mia porta chiusa?”
“Sono Ned Del Colle
stanco e congelato
dal lungo arrancare
per paludi e brughiere.”
III
“Amore mio
cos’altro potrei fare
se non proteggerti dal vento e dal brutto tempo,
quando i colpi cadranno come grandine
su entrambi cadranno
e così moriremo insieme”
IV
“Con il gelo e la neve
stanco e braccato vado
temendo sia l’amico che il vicino;
i miei cavalli corrono liberi
le mie terre stanno incolte
e ogni cosa perduta per il mio lavoro.
V
Ciò che mi addolora di più
della perdita dei miei affari
è che nessuno mi potrà proteggere dal pericolo,
così il mio destino è segnato
nel dirti addio
e languire tra gente straniera!”
VI (3)
Amore mio
andremo raminghi
per boschi odorosi
di alberi in fiore
dove troveremo la trota
e il merlo nel suo nido
il richiamo del cervo e del capro,
gli uccellini che cantano tra i rami
e il piccolo cuculo
in cima al  tasso sempreverde
e mai, mai
la morte ci coglierà mentre rideremo
nel profondo del bosco odoroso

NOTE
1) (la traduzione in inglese:
Oh, who is that outside with anger in his voice
Beating on my closed door?
I am Eamann of the Hill, soaked through and wet
From constant walking of mountains and glens.)
2) in pratica la seconda strofa è la traduzione in inglese della prima strofa cantata in gaelico così per le restanti strofe in inglese secondo la traduzione di Donal O’Sullivan in “Songs of the Irish” (da qui)
3) l’ultima strofa ritorna in gaelico e la traduzione in inglese dice:
“My friend and my love,
oh let’s go for a while
to the woods of the fragrant beeches,
Where we’ll find the trout
and the blackbird on her nest,
the deer and the goat braying,
Sweet little birds singing on branches,
And the little cuckoo on top of the green yew tree;
And never, never will death come into our laughter in the midst of the fragrant woods”
la visione è tipica dell’antica poesia bardica che ritrae l’uomo in armonia con la natura e la vita del bosco.

Sean Cannon

I
Oh who is without
That with passionate shout
Keeps beating my bolted door?
I am Ned of the Hill
Forspent wet and chill
From long trudging marsh and moor
My love, fond and true
What else could I do
But shield you from wind and from weather? When the shots fall like hail
They us both shall assail
And mayhap we shall die together
II
Through frost and through snow
Tired and hunted I go
In fear both from friend and from neighbour
My horses run wild
My acres untilled
And all of them lost to my labour
But it grieves me far more
Than the loss of my store
That there’s no one would
shield me from danger
So my fate it must be
To sail eastwards o’er sea
And languish amid the stranger
Traduzione italiana di Cattia Salto
I (1)
“Chi è che là fuori
chiama con urgenza
e batte alla mia porta chiusa?”
“Sono Ned Del Colle,
zuppo, gelido e bagnato
dal lungo arrancare per paludi e brughiere. “
“Amore mio, mio vero amante
cos’altro potrei fare
se non proteggerti dal vento e dal brutto tempo,
quando i colpi cadranno come grandine
ci colpiranno entrambi
e così moriremo insieme”
IV
“Con il gelo e la neve
stanco e braccato vado
temendo sia l’amico che il vicino;
i miei cavalli corrono liberi
le mie terre stanno incolte
e ogni cosa perduta per il mio lavoro.
Ciò che mi addolora di più
della perdita dei miei affari
è che nessuno mi potrà
proteggere dal pericolo,
così il mio destino è segnato
salperò oltremare verso est
a languire tra gente straniera!”

Seconda parte continua

FONTI
https://terreceltiche.altervista.org/the-rambling-blade-ovvero-il-ladro-gentiluomo-nelle-ballate-irlando-scozzesi/
http://ontanomagico.altervista.org/ned-hill.htm
http://livingthetradition.com/ned-of-the-hill/

http://www.doonbleisce.com/eamonn_a_chnoic.htm
http://lookingatdata.com/o/253-o-ruin-eamonn-an-chnoic.html
http://www.navan.org/lyrics/eamonn_an_chnoic.html
http://thesession.org/tunes/6508
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=72285
http://mysongbook.de/msb/songs/e/eamonna.html
http://socrates.berkeley.edu/~caforum/volume1/pdf/cashman.pdf
http://www.daltai.com/discus/messages/13510/17143.html?1150427281

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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