Do me ama

Do Me Ama è la versione comica della ballata tragica Jack Orion, una forebitter song  dalle origini settecentesche. Variazioni umoristiche sul tema “night visit song” con un vispo Jack Tar

Do me ama
Yarmouth town

L’immagine ottocentesca del marinaio è piuttosto stereotipata: è Jack Tar, un ubriacone e donnaiolo, forse lavativo e piantagrane, sempre pronto a fare a pugni.
Il marinaio è guardato più spesso con diffidenza dalle donne, quando non proprio con disprezzo: nelle canzoni del mare dal punto di vista femminile il marinaio è spesso un bugiardo infedele che ha una ragazza in ogni porto anche se  tiene moglie e figli a casa.
Non tutte le donne tuttavia respingevano il nostro marinaio soprattutto quando è lui a raccontare la storia!!
Saucy Sailor Boy o Jack Tar nei canti del mare

E’ A.L. Lloyd, il quale ha musicato il testo della Jack Orion a fare il parallelismo tra le due canzoni mentre sottolinea come la ballata medievale non sia sopravvissuta nella tradizione orale originaria.

A fo’c’sle song that probably came into being during the 18th century. It derives its story from from an old chapbook tale of The Squire and the Farm Servant. The song has appeared in print a few times, most recently as Jack the Jolly Tar in the Penguin Book of English Folk Songs. It is still occasionally to be heard from traditional countryside singers, and may own its survival to the fact that in its story, the common sailor most cheekily gets the better of the squire—a theme for which country singers show lasting affection.” [AL Lloyd]

Una fo’c’sle song[1] nata probabilmente nel XVIII secolo. La sua storia deriva da un vecchio racconto in un chapbook “The Squire and the Farm Servant” [Lo scudiero e i servo della fattoria]. La canzone è apparsa in stampa alcune volte, più recentemente come “Jack the Jolly Tar” nel Penguin Book of English Folk Songs. La si può ancora ascoltare occasionalmente dai cantanti tradizionali di campagna e forse la sua sopravvivenza è dovuta al fatto che nella sua storia il marinaio comune ha la meglio sullo scudiero, un tema per il quale i cantanti di campagna dimostrano un affetto duraturo.” [traduzione italiana di Giorgio Gregori]

La situazione ricalca quella raccontata in “Yarmouth town“, una sea song più che una sea shanty, che rivisita in chiave umoristica il classico tema delle night visit songs, in cui si descrivono incontri notturni tra belle e più o meno “ingenue” fanciulle e soldati o marinai di passaggio.

Do me ama

Roud 511 ; Master title: Jack the Jolly Tar ; Laws K40 ; Ballad Index LK40 ; VWML CJS2/9/189 , CJS2/10/115 ; Bodleian Roud 511 ; DT DUMIAMA ; Mudcat 18362 , 153441 ; trad.]


I
As a sailor was walking one fine summer day,
The squire(1) and the lady were making their way.
And Jack he heard the squire say,
Tonight with you love I mean to lay
With me do, me ama dee, me ama do, me ama day.
II
You must tie a string all around yer finger,
With the other end of the string hanging out the window,
And I’ll slip by and I pull the string,
And you must come down love and let me in
III
Says Jack to himself, I’ve a mind to try,
To see if a poor sailor he can’t win that prize.
So he sleep by and he pulled the string
And the lady come down and she let old Jack in
IV
When the squire come by, he was humming a song,
Thinkin’ to himself how it wouldn’t be long.
But when he got there no string he found,
And behold, his hopes all dashed the ground
V
Early next morning, it was just getting light,
The lady jumped up ‘e bed in a terrible fright.
For there lay Jack in the stripy shirt,
His hands recovered with tar and dirt
VI
Oh what do you want, you tarry(2) sailor,
Breaking in a lady’s bedroom to steal ‘er treasure?
Oh no, says old Jack, I just pulled that string
And you did come down, ma’m, and let me in
VII
Says Jack Tar t’the lady, Oh, forgive me I pray,
I’ll steal away very quiet at the dawn of the day.
Oh no, says the lady, don’t straight far
For I never will part from me jolly Jack Tar(2)
With me do, me ama dee, me ama do, me ama day.

traduzione italiana Cattia Salto
I
Mentre un marinaio era a zonzo in un bel giorno d’estate
il cavaliere (1) e la dama andavano per la loro strada
e Jack udì il cavaliere dire
“Stanotte con te amore voglio dormire”
con me do, me ama dee, me ama do, me ama day.
II
“Devi legare una corda attorno al dito
e l’altro capo lasciarlo penzolare dalla finestra e io mi avvicinerò furtivo e tirerò la corda
e tu devi scendere amore e farmi entrare”
III
Dice Jack tra sè e sè, “Ho intenzione di provare per vedere se anche un povero marinaio ci riesce”.
Così si avvicinò furtivo e tirò la corda
e la dama scese e fece entrare il vecchio Jack
IV
Quando il cavaliere arrivò, canticchiava una canzone
pensando che non ci avrebbe messo molto,
ma appena vide che non c’era corda da tirare
ecco che tutte le sue speranze si infransero
V
La mattina dopo, poco prima dell’alba
la dama si tirò su con un balzo dal letto piena di paura
perchè ci dormiva Jack con la camicia a righe
con le mani sporche di catrame
VI
“Cosa vuoi marinaio che puzzi (2) di pece?
Irrompere nel letto di una signora per rubare la sua virtù?”
“Oh no, -dice il vecchio Jack – ho solo tirato la corda
e tu sei scesa, madama, e mi hai fatto entrare”
VII
Dice Jack Tar alla dama “Oh vi prego di perdonarmi
fuggirò via allo spuntar del giorno”
“Oh no, – dice la dama – non andartene
perchè non mi separerò mai dal mio allegro marinaio (2)”
con me do, me ama dee, me ama do, me ama day.

abbigliamento tipico del marinaio settecentesco

NOTE
(1) squire = scudiero: in epoca medievale uno scudiero era un giovane nobile che portava lo scudo e l’armatura al cavaliere. Si trattava per lo più di un adolescente durante il suo praticantato per diventare cavaliere. La voce scudiero passò successivamente per ragioni araldiche ad indicare la carica di un gentiluomo di corte il quale aveva anche cura delle scuderie reali. Tradotto impropriamente con “cavaliere”. Il ragazzo all’età di 7 anni veniva mandato a servire come paggio presso un altro clan, imparentato con la famiglia e a 14 anni passava al seguito di un cavaliere in qualità di scudiero.
(2) tarry è un termine dispregiativo per contraddistinguere il tipico marinaio.  Probabilmente il termine è stato coniato nel 1600 alludendo alle resine con le quali i marinai impermeabilizzavano i loro abiti da lavoro.

Jack Tar è diventato lo stereotipo del marinaio.

ASCOLTA A.L. Lloyd

ASCOLTA Liam Clancy

[1] sulle canzoni d’intrattenimento dei marinai nelle ore di svago (sia sulla nave che a terra) si veda https://terreceltiche.altervista.org/una-canzone-per-ogni-manovra/#8
FONTI
http://mysongbook.de/msb/songs/d/domeama.html
https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/domeama.html
http://mudcat.org/@displaysong.cfm?SongID=1750
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=19917

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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