Ding Dong! Merrily On High è un Christmas Carol scritto in Inglese arcaico da George Ratcliffe Woodward e pubblicato nel 1924 in “The Cambridge Carol-Book” ; la melodia è il “Bransle l’Officiel” trascritto nel trattato di danza di Thoinot Arbeau “Orchésographie”.
I
Ding dong! merrily on high
in heav’n the bells are ringing:
Ding dong! Verily the sky is riv’n with Angel singing.
Gloria, Hosanna in excelsis! Gloria, Hosanna in excelsis!
II
E’en so here below, below, let steeple bells be swungen,
And “Io, io, io!(1)” by priest and people sungen.
Gloria, Hosanna in excelsis! Gloria, Hosanna in excelsis!
III
Pray you, dutifully prime your Matin chime, ye ringers;
May you, beautifully rime your Evetime Song, ye singers.
Gloria, Hosanna in excelsis! Gloria, Hosanna in excelsis!
Traduzione italiana di Cattia Salto
I
Din Don allegramente nell’alto
dei cieli le campane suonano,
Din don in vero il cielo è lacerato da angeli che cantano.
Gloria, Osanna nei Cieli Gloria, Osanna nei Cieli
II
Anche qui sotto, si suonano le campane sul campanile
e “Evviva, evviva” preti e folla cantano.
Gloria , Osanna nei Cieli Gloria , Osanna nei Cieli
III
Preparatevi a suonare con deferenza il carillon del mattino; mettete bene in rima la canzone della vigilia e cantate
Gloria , Osanna nei Cieli, Gloria , Osanna nei Cieli
NOTE
* Il testo, ricco di termini arcaici e desueti, non è di facile comprensione, quindi spero di non averlo tradotto troppo liberamente
1) io deriva dal greco ed è un’esclamazione rituale utilizzata per festeggiare una divinità. Probabilmente l’autore si vuole riallacciare al saluto “Io Saturnalia” con cui si brindava durante le feste a Saturno nella settimana del solstizio d’inverno.
I Ding dong merrily on high the christmas bells are ringing Ding dong joyously reply he angels all a’singing Gloria, Hosana In Excelsis II Ding dong carol all the bells Ring out the christmas story Ding dong sound the good noels God’s son has come in glory Gloria, Hosana In Excelsis | Traduzione italiana di Cattia Salto I Din Don allegre nei cieli le campane di Natale suonano din don con gioia rispondono gli Angeli tutti in coro: “Gloria e osanna nei cieli” II Din Don cantano tutte le campane risuonano la storia di Natale Din Don suonano la lieta novella, il figlio di Dio è venuto in tutto il suo splendore: “Gloria e osanna nei cieli” |
LA MELODIA: Il Branle de l’Official
Le danze in forma di catena o di circolo non svaniscono con l’esaurirsi della tradizione della carola[1], ma continuano nei brando o branles, che si ritrovano ancora quasi invariate nelle danze popolari di area francese, tutt’ora ballate.
Nel Rinascimento il Branle (dal francese Bransle cioè ballare in cerchio oscillando -come le onde del mare) era la danza più diffusa: in origine danza popolare e presto danza di corte presso il re di Francia Francesco I ma anche di moda alla corte inglese di Enrico VIII e poi di sua figlia Elisabetta I
La danza[2] da cui proviene la melodia è molto semplice e sebbene sia tradotta come “Branle dell’Ufficiale” essa era rivolta ai servitori ossia i lacchè e le servette delle dimore patrizie, ballata solo talvolta da giovanetti e fanciulle dell’aristocrazia mascherati da contadinelli e pastorelle
[1] https://terreceltiche.altervista.org/god-rest-you-merry-e-il-natale-vittoriano/
[2] http://terreceltiche.altervista.org/branle-lofficial/
http://ontanomagico.altervista.org/danza-medioevo.htm