Noè e la sua arca nel Folk Revival

I canti d’osteria italiani e le canzoni marinaresche britanno-americane hanno in comune alcuni canti su Noè (in inglese Noah). Il biblico Noè è un personaggio popolare nelle canzoni tradizionali, gli italiani lo ringraziano per essere stato l'”inventore” del vino, gli inglesi lo ringraziano per aver salvato la terra dallo sterminio di tutti gli esseri viventi.

L’arca di Noè (I Gufi)
Apologia del Vin Barbera (I Celti)
Noah’s Ark Shanty (sea shanty A Long Time Ago)
Chantey of Noah and his Ark (Harry Kemp)

L’arca di Noè

Nella versione demenziale dei Gufi che tra una battuta e l’altra cantano “Viva Noè!!”, Noè si è salvato -tra tutti gli uomini che Dio avrebbe potuto scegliere- perchè era un estimatore del succo d’uva lasciato fermentare. Ha così potuto far conoscere all’umanità tutta il piacere di-vino.

La barba di Noè è lunga un metro e 33..

Parte Prima (1)
Viva Noè! Il gran patriarca
salvato dall’arca sapete perchè?
Ei fu l’inventore del dolce liquore
del dolce liquore che allegri ci fa.

Bevevano i nostri padri? Si!
Bevevano le nostre madri? Si!
E noi che figli siamo, beviam, beviam, beviamo!
Del bianco moscatello del rosso grignolino
ne avessi un botticello vorrei vedere la fin!

Parte Seconda
Gin (2), Gin, porta un quartin,
porta da bere, porta da bere
Gin Gin porta un quartin,
porta da bere un po’ di vin

Io l’ho bevuto tutto e non mi ha fatto male
l’acqua si che fa male, il vino fa cantare

Parte Terza
Questa è la regola che seguono gli italici
alzino i calici, vuotino i bicchieri

Se ti viene il mal di denti non far uso di calmanti
bevi bevi del buon Chianti ed il mal ti passerà
se ti viene il mal di cuore non far uso di strofanto (3)
bevi bevi del Vin santo ed il mal ti passerà
se ti viene il raffreddore non uscire mai di sera
bevi bevi del Barbera ed il mal ti passerà
se ti viene il mal di gola non far uso di mentolo
bevi bevi del Barolo ed il mal ti passerà
se ti viene il mal di pancia non andare in farmacia
bevi tanta Malvasia ed il mal ti passerà
per gli uomini dabbene generoso il vin si versi
l’acqua è fatta pei perversi e il diluvio lo provò (4)!!

I Gufi L’arca di Noè live

NOTE
(1) l’incipit è lo stesso de Apologia del Vin Barbera (I Celti)
(2) Gin è il diminutivo di Luigina l’ostessa che è esortata a portare da bere ai poveri assetati!
(3) lo strofanto è simile alla digitale nei suoi usi medicali
(4) con un ragionamento degno del miglior filosofo ecco come si conclude l’elogio a Noè e al vino: l’uomo perbene è colui che beve vino, gli altri, gente perversa e di mala fede, che bevono solo acqua sono stati puniti da Dio in persona con il diluvio universale

Old School Song: THE CHANTEY OF NOAH AND HIS ARK

La sea song riportata nella Rogue’s Gallery compilation di Hal Willner, tratta dalla poesia scritta da Harry Kemp (1883-1960).
Ricky Jay in Son Of Rogues Gallery ‘Pirate Ballads, Sea Songs & Chanteys ANTI 2013
-non mi risulta che sia stata messa in musica da altri

Oh, Noah went up to the hills, a just man and a good,
He built an Ark, the Good Book says,
of pitch and gopher(1) wood;
The children danced before him,
and the grownups laughed behind;
They thought that there was something wrong
with Goodman’ Noah’s mind…
And when they met him coming back for
needments and supplies,
The dancing girls and dancing men leered, mocking, in his eyes,–
And as he left the town once more
and sought the hillward track,
The boys sent shouts and whistles shrill
behind the old man’s back.
Oh, Noah took the animals
and saved them, two by two;
The elephant, the leopard,
and the zebra, and the gnu,
The goose, the ox, the lion,
and the stately unicorn
That breasted up the gangway
with his single, jaunty horn,
The hippogriff, the oryx,–
all created things, in fine,
Till the dim procession straggled
from the far horizon line.
There was neighing, squealing, barking,
there was many a snort and squeak,
Every sound that God gives animals
because they cannot speak;
And they waddled and they straddled,
and they ambled, and they ran,
And they crawled and traipsed and sidled,
each one after nature’s plan.
There was pattering of hooves
and toes and lift of hairy knees–
Oh, it was the greatest cattleboat
that ever sailed the seas…
There was never any showman ever gave such a parade
As those beasts, that wended Arkward,
for the gaping people made;
And Noah’s townsman wished him well
who once had wished him ill–
For they hoped he planned
a circus on his solitary hill
Where he’d charge so much admission at the Ark’s red-postered door–
Offering such a show as mankind
never set eyes on before…
But the sky grew dark with thunder throbbing like an angry drum
And the gazers saw with terror that the thing they’d mocked had come,
And that what had seemed a circus
marching slowly in parade
Was the end of all creation,
and the world’s last cavalcade.
Oh, the lightning dangled nearer
like a madman’s rattling chain….
As an army moves to battle
came the growing sound of rain:
And it rained… and rained… and rained… and rained…
As we do understand,
Till the earth was filled with water
and there wasn’t any land!
Oh, Noah was a just man,
a just man and a good…
He built the Ark, the Good Book says,
of pitch and gopher wood.

Oh Noè salì sulle colline, un uomo buono e giusto,
costruì un’arca, dice la Bibbia,
di legno resinoso e pece;
i bambini gli ballavano davanti
e gli adulti gli ridevano dietro;
pensavano che c’era qualcosa di sbagliato nel testa
del buonuomo Noè..
E quando lo videro tornare indietro
per i beni di prima necessità e i rifornimenti,
danzatrici e danzatori lanciavano occhiatacce ai suoi occhi-
e mentre lasciava la città ancora una volta
per cercare la pista tra le colline
i ragazzi lanciavano grida e fischi acuti
dietro alla schiena del vecchio.
Oh Noè prese gli animali
e li salvò in coppie;
l’elefante, il leopardo,
e la zebra e lo gnu,
l’oca, il bue, il leone,
e il maestoso unicorno
che prese di petto la passerella
con il suo corno spavaldo
L’ippogrifo, l’orice –
tutte le cose create,
finchè la vasta processione si allargò
fino al lontano orizzonte.
Chi nitriva, strillava, abbaiava,
c’erano molti sbuffi e squittii,
ogni suono che Dio donò agli animali
perché non possono parlare;
E camminavano a paperella e chi a cavalcioni, a passo tranquillo, e di corsa; e chi strisciando o trascinandosi o muovendosi di sghembo,
ciascuno secondo la sua natura.
C’erano scalpiccii di zoccoli e piedi
e ginocchia pelose che si sollevavano-
Oh, era il miglior battello
che mai navigò in mare…
Mai presentatore diede una simile parata
come quella delle bestie, che procedevano verso l’Arca, fatta dai giganti;
e il popolo di Noè gli augurò ogni bene,
anche chi in passato aveva desiderato il suo male –
perché speravano che progettasse
un circo sulla sua collina solitaria
Dove avrebbe chiesto così tanti biglietti alla porta rossa dell’Arca
per offrire un tale spettacolo che l’umanità
non aveva mia visto prima..
Ma il cielo si oscurò con un tuono che pulsava come un tamburo arrabbiato
e i curiosi videro con terrore che la cosa che avevano deriso era arrivata,
e quello che sembrava un circo
che marciava lentamente in parata
era la fine di tutta la creazione,
e l’ultima cavalcata del mondo.
Oh, il fulmine penzolava più vicino
come la catena sferragliante di un matto …
Come un esercito si muove in battaglia
venne il suono crescente della pioggia:
E piovve … e piovve … e piovve … e piovve …
come sappiamo,
finché la terra fu piena d’acqua
e non c’era terra!
Oh, Noè era un uomo giusto,
un uomo buono e giusto,
costruì un’arca, dice la Bibbia,
di legno resinoso e pece;

NOTE
1) in ebraico, letteralmente, gofer o gopher, probabilmente dal  babilonese “gushure iş erini” (= “travi di cedro”) 

FONTI
http://duomariposa.blogspot.it/2014/04/gin-gin-porta-n-quartin.html
https://www.poetrynook.com/poem/chantey-noah-and-his-ark

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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