Babes in the Wood

“The Children in the Wood” o “Babes in the Wood” è una sorta di ninna-nanna/fiaba molto popolare sia nelle isole britanniche che nei paesi di forte emigrazione, come America e Australia: si narra di due bambini abbandonati nel bosco, morti di stenti e seppelliti dai pettirossi  sotto a un manto di foglie.
La prima pubblicazione in stampa risale al 1595 sotto forma di broadside ballad (con il titolo di The Norfolk Tragedy, Thomas Millington editore) e poi ripetutamente pubblicata nelle nursery rhymes e variamente rielaborata.

Roud 288 ; Master title: Babes in the Wood ; Laws Q34 ; Ballad Index LQ34 ; BabesWood at Old Songs ; Bodleian Roud 288 ; Wiltshire 696 , 998 , 999 ; Mudcat 5238 ; trad.]
IL BOSCO DI WAYLAND
UNA FIABA DA PAURA
LA NINNA NANNA

IL BOSCO DI WAYLAND

La storia è fatta risalire all’epoca medievale e collegata da Thomas Percy (poeta e antiquario inglese di fine ottocento) al ritrovamento dei cadaveri di due bambini nel Bosco di Wayland (Norfolk – Inghilterra).

Nella residenza di Griston Hall il padre morente affida i figli al fratello il quale per impossessarsi dell’eredità, assolda due bravacci perchè facciano sparire i figliocci.

I due abbandonano i bambini nel folto del bosco, che lì muoiono di stenti, così i fantasmi delle due innocenti creature ancora vagano nei paraggi (la leggenda locale qui).

UNA FIABA DA PAURA

Le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi esistono, loro lo sanno già. Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere.
– G. Chesterton

La storia affonda sicuramente in un archetipo così come nella fiaba italiana di Nennillo e Nennella, la versione partenopea di Hansel e Gretel o nelle tante rielaborazioni di bambini abbandonati nelle foreste. Qui però non c’è il lieto fine (anche se in alcune delle  molte varianti  i bambini finiscono per essere trovati ancora vivi).
La canzoncina ha ossessionato i sogni di molti bambini quantomeno  da 300 anni: un modo un po’ curioso per far addormentare subito il bambino e  senza capricci, con tre grosse paure una dopo l’altra, l’abbandono, i pericoli della vita e la morte!

Babes in the Wood

Ma in questa fiaba c’è dell’altro, un vecchio mito celtico palesato dall’apparizione del pettirosso.

Secondo Robert Graves (in La Dea Bianca) pettirosso e scricciolo sono due simboli solstiziali che muoiono ciclicamente, l’uno per lasciare il posto all’altro: il pettirosso è lo spirito dell’anno nuovo il quale nel solstizio d’inverno uccide lo scricchiolo (il regolo dal ciuffo) ed è ucciso dallo scricciolo nel solstizio d’estate.
Così pur nell’essenzialità della storia, la narrazione specifica che è estate, volendo  con buona probabilità richiamare l’attenzione sul periodo solstiziale, l’inizio di un nuovo periodo di vita, il “primo giorno d’estate”.
Anche se nella versione della ballata si parla genericamente di due piccoli bambini, sono spesso rappresentati come fratello e sorella,  così la loro morte (il principio maschile e quello femminile uniti in un abbraccio) potrebbe essere allusiva ad un sacrificio rituale, una prova iniziatica (il passaggio dall’infanzia alla fase adolescenziale) che si svolgeva nel nemeton il bosco sacro e più impenetrabile, o molto più probabilmente era una sorta di rappresentazione sul piano simbolico di un evento cosmico ritualizzo .
In altre versioni è lo stesso Robin Hood il mitico fuorilegge ad andare in soccorso ai due bambini, mentre il pettirosso delle prime versioni si limita a coprire con le foglie i corpi dei bambini.

LA NINNA NANNA

La versione è stata divulgata dalla Famiglia Copper i quali la cantavano durante la cena di Natale (probabilmente come omaggio alla strage degli innocenti celebrata in calendario): la versione proviene da un arrangiamento fatto da William Gardiner (1770-1853).
Questa versione è tratta da una registrazione della famiglia Copper (Bob e Ron Copper, Folk-Legacy, 1964). Nelle note di Come Write Me Down: Early Recordings Of The Copper Family of Rottingdean, Topic TSCD534, 2001, il folclorista Steve Roud identifica lo scrittore di Babes in the Wood come William Gardiner [1769/70-1853]. Gardiner era un produttore di calzetteria di Leicester e un abile musicista dilettante.[1]



I
My dear, do you know How, a long time ago,
Two poor little children, Whose names I don’t know,
Were stolen away On a fine summer’s day,
And left in a wood, As I’ve heard people say?
II
And when it was night, So sad was their plight,
The sun it went down, And the moon gave no light!
They sobbed and they sighed, And they bitterly cried,
And the poor little things They lay down and died.
III
And when they were dead, The robins so red
Brought strawberry leaves And over them spread;
And all the day long They sang them this song:
“Poor babes in the wood! Poor babes in the wood!
And don’t you remember The babes in the wood?”

Copper Family
Pretty babes in the wood, pretty babes in the wood,
O, don’t you remember those babes in the wood?

I
Oh, don’t you remember, a long time ago,
Those two little babies, their names I don’t know?
They strayed(1) far away one bright summer’s day,
These two little babies got lost on their way.(2)
II
Now the day being long and the night coming on
These two little babies sat under a stone.
They sobbed and they sighed, they sat down and cried;
These two little babies they laid down and died.
III
Now the robins so red(3), so swiftly they sped,
They put out their wide wings and over them spread.
And all the day long on the branches did throng;
They sweetly did carol(4) and this was their song.

Tim Hart & Maddy Prior

Traduzione italiana di Cattia Salto
Bei (poveri) bimbi nel bosco bei bimbi nel bosco
vi ricordate di quei bimbi nel bosco?
I
Ricordate tanto tempo fa
quei due bimbi di cui non conosco il nome?
Furono abbandonati lontano in un bel giorno d’estate,
e quei bue bambini smarrirono la strada
II
Terminato il giorno e arrivata la notte
questi due bimbi si sedettero su una pietra.
Sospirarono e piansero, seduti in lamento,
quei due bimbi si distesero e morirono
III
Allora i pettirossi (3) accorsero in fretta
volando con le forti ali su di loro
e per tutto il giorno ammassarono i rami
dolcemente fischiettarono e questa era la loro canzone
NOTE
1) oppure “they were stolen”
2) oppure “and left in the wood, so I’ve heard folks say”
3) il pettirosso è  un piccolo passero dal caratteristico petto macchiato di rosso (ogni tanto in autunno e con i primi freddi dell’inverno, ne vedo qualcuno che si spinge fino alla mia finestra per prendere le briciole di pane) simbolo solstiziale nella mitologia dei paesi nordici, è stato trasposto nella religiosità cristiana a simbolo d’amore, e connesso con la nascita e la morte di Gesù. Compare così in molte immagini o cartoline dedicate al Natale.
4) oppure “whistle”

[1] This version is from a recording by the Copper Family (Bob and Ron Copper, Folk-Legacy, 1964). In the notes to Come Write Me Down: Early Recordings Of The Copper Family of Rottingdean, Topic TSCD534, 2001, folklorist Steve Roud identifies the writer of Babes in the Wood as William Gardiner [1769/70-1853]. Gardiner was a Leicester hosiery manufacturer and accomplished amateur musician. (tratto da qui)
FONTI
http://vivalamamma.tgcom24.it/2013/03/le-favole-aiutano-i-bambini-a-crescere-e-a-vincere-le-loro-paure/
http://www.lizlyle.lofgrens.org/RmOlSngs/RTOS-BabesWood.html
http://www.cavernacosmica.com/simbologia-del-pettirosso/
http://myths.e2bn.org/mythsandlegends/origins19-the-abandoned-children-of-wailing-wood.html
http://terreceltiche.altervista.org/the-wren-song/
http://www.lefiguredeilibri.com/2010/01/18/the-babes-in-the-wood-cronaca-di-una-leggenda/
http://www.lefiguredeilibri.com/2010/01/20/la-vera-morte-di-cock-robin-la-simbologia-del-pettirosso/
http://hypnogoria.blogspot.it/2014/12/folklore-on-friday-babes-in-woods.html
http://www.joe-offer.com/folkinfo/forum/434.html
http://www.wtv-zone.com/phyrst/audio/nfld/15/babes.htm
http://www.mudcat.org/thread.cfm?threadid=5238
http://mainlynorfolk.info/shirley.collins/songs/babesinthewood.html
http://www.gutenberg.org/files/19361/19361-h/19361-h.htm
https://afolksongaweek.wordpress.com/2012/12/24/week-70-the-boars-head-carol-babes-in-the-wood-the-king/
http://www.bambinicoraggiosi.com/?q=node/772

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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