Auld Lang Syne: melodie in cerca d’autore

Auld Lang Syne è il canto più diffuso nelle case scozzesi a Capodanno, una canzone cantata in tutto il mondo nelle più svariate occasioni. Una vecchia canzone che Robert Burns dice di aver ascoltato da un anziano cantore, Burns dichiara inoltre che la canzone era stata tramandata solo oralmente in ambito popolare.

Roger McGuinn in the Folk Den Project
la versione di Keith Harkin sulle immagini di Outlander Tv

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auld

Il titolo è composto da tre termini in scozzese che significano old, long, since tre parole per indicare il tempo passato, e che si traducono in inglese come “the good old days“, in italiano “i vecchi tempi andati” (Addio bei tempi passati..).

Due vecchi amici incontrandosi dopo molti anni di separazione, ricordano la gioventù e brindano ai tempi andati!

Si tratta di una vecchia canzone che Robert Burns dice di aver ascoltato da un anziano cantore, Burns dichiara inoltre che la canzone era stata tramandata solo oralmente in ambito popolare.

Ecco il carteggio tra Burns e l’editore George Thomson (1793 ): la canzone che segue, una vecchia canzone, dei vecchi tempi, e che non è mai stata stampata e nemmeno manoscritta finchè la presi da un vecchio cantore, è sufficiente da raccomandare ogni melodia.

In realtà rime e melodie simili si fanno risalire al 1500: in particolare due, la ballata Auld Kyndnes Foryett -nel Bannatyne Manuscript 1568- e la ballata attribuita al poeta di corte Sir Robert Ayton (1570-1638) pubblicata nel 1711 da James Watson nella raccolta “Choice Collection of Scots Poems“; per quest’ultima alcuni versi sono gli stessi che si ritrovano nella stesura di Burns.

Should auld Acquaintance be forgot,
and never thought upon,
The Flames of Love extinguished,
And freely past and gone?
Is thy kind Heart now grown so cold
In that Loving Breast of thine,
That thou canst never once reflect
On Old-long-syne?

Nel 1724 Allan Ramsay ha scritto nel suo “A Collection of Songs” il brano dal titolo “Should auld acquaintance be forgot” (forse tratto dalla ballata cinquecentesca Auld Kyndnes Foryett) e la canzone venne poi pubblicata nel Vol 1 dello “Scots Musical Museum” 1787, con il titolo “Auld Lang Syne” ma i versi sono lontani anni luce da quelli di Burns!]

[L’IMPRONTA DEL GENIO]
Il merito di Burns fu quello di scrivere un paio di strofe e di modificare e arrangiare le altre, se non proprio di aver riscritto il testo in modo integrale. Un frammento scritto da Robert Burns nel 1793 è conservato presso il Robert Burns Birthplace Museum (vedi)


I
Should auld acquaintance be forgot,
And never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot,
And days auld lang syne?
CHORUS:
For auld lang syne, my dear(1),
For (days) auld lang syne,
We’ll tak a cup of kindness yet,
For days auld lang syne!
II
We twa hae run about the braes(3)
And pou’d the gowans(4) fine,
But we’ve wander’d monie a weary fit(5),
Sin days auld lang syne.
III
We twa hae paidl’d in the burn
Frae morning sun till dine,
But seas between us braid(6) hae roar’d,
Sin days auld lang syne.
IV
And surely ye’ll be your pint-stowp(2)
And surely I’ll be mine,
And we’ll tak a cup o kindness(8) yet,
For days auld lang syne!
V
And there’s a hand my trusty fiere(7),
And gie’s a hand o thine,
And we’ll tak a right guid-willie waught(8),
For days auld lang syne
NOTE
1) nella seconda versione di Burns era “jo” (=amico)
2) stowp= vessel, boccale
3) braes= hills, colline
4) gowans= daisies, margherite
5) monie a weary fit= many a weary foot, molti passi stanchi
6) braid= ampio, vasto
7) fiere= friend, amico La canzone è accompagnata da un rituale collettivo: in cerchio ci si tiene per mano durante il primo verso. Poi le braccia vanno incrociate afferrando le mani del vicino durante l’ultimo verso
8) right guid-willie waught= “cup of kindness”good toast, friendly draught, brindisi

traduzione italiana
I
Davvero credi che i vecchi amici
si debbano dimenticare e mai ricordare?
Davvero credi che i giorni trascorsi insieme
si debbano dimenticare?
Ritornello:
Perchè i giorni sono ormai trascorsi, amico mio,
perchè i giorni sono andati,
faremo un brindisi per ricordare con affetto
i giorni ormai trascorsi!

II
Noi due abbiamo corso per le colline
e strappato margherite selvatiche
ma ora siamo lontani l’uno dall’altro
perchè i giorni sono ormai trascorsi
III
Noi due abbiamo navigato nel fiume
da mattina a sera
ma ora vasti oceani si frappongono tra noi,
perchè i giorni sono ormai trascorsi
IV
Pagherai il tuo boccale di birra
e io pagherò il mio,
faremo un brindisi per ricordare con affetto
i giorni ormai trascorsi
V
Prendi la mia mano, amico mio fidato,
e dammi la tua mano
faremo un brindisi pieno d’affetto insieme,
in ricordo di quei giorni trascorsi

La traduzione poetica raccolta da un programma di Raiuno da Bartolomeo Di Monaco
I
Si dovrebbero dimenticare le vecchie amicizie e non ricordarle più?
Si dovrebbero dimenticare le vecchie amicizie e i giorni lontani e passati?
Per i vecchi tempi, amico mio, per i vecchi tempi berremo una coppa di tenerezza, ancora per i vecchi tempi.
II
Noi due abbiamo corso sui sereni pendii e raccolto bei fiori, ma abbiamo camminato stancamente molte volte da quei tempi lontani.
V
Abbiamo camminato a piedi nudi sulle rive dal sole del mattino fino alla sera,
ma ora gli oceani hanno ruggito da quei vecchi giorni lontani.
IV
Eccoti la mano, mio fedele amico e tu dammi la tua
e faremo un’abbondante bevuta ancora per i vecchi tempi. III
E sarò per te come un sorso di birra, e tu lo sarai per me.
E berremo una tazza di tenerezza, ancora per i vecchi tempi andati.
Per i vecchi tempi, amico mio, per i vecchi tempi berremo una coppa di tenerezza, ancora per i vecchi tempi.

LE MELODIE

“O Can Ye Labor Lea”
“For old long Gine my jo” (da Playford in “Original Scotch Tunes” 1700)

Johnson pubblica “Auld Lang Syne” dalla prima versione di Burns nel Scots Musical Museum, vol 5, 1796; ma Robert Burns inviò i suoi scritti in merito a questa canzone anche all’editore George Thomson e in particolare la sua terza versione. Più tardi Thomson seppe da Stephen Clarke che Johnson aveva già una copia della canzone di Burns e che la melodia era trascritta sempre da Johnson nella versione di Ramsay. Burns, così gli risponde: “Le due canzoni che hai visto da Clarke non sono degne d’attenzione. Le parole di ‘Auld lang syne sono buone, ma la musica è un’aria vecchia, i rudimenti della melodia moderna con quel nome. L’altra melodia sembra una comune danza scozzese. “Burns 1794.]

Quindi la prima melodia che Robbie definisce “an old air” è quella pubblicata da Johnson “O Can Ye Labor Lea”, mentre la seconda melodia è “For old long Gine my jo” è quella in Playford.

IL MERITO DELL’EDITORE

George Thomson quando pubblicò “Auld Lang Syne” nel “Select Collection of Original Scottish Airs”, 1799 sostituì la prima melodia con quella molto più popolare nel Settecento chiamata “The Miller’s Wedding” (già in “Scots Reels”, Bremner 1759) e comunemente chiamata ‘Sir Alexander Don’s Strathspey’ perchè interpretata anche dal famoso violinista Niel Gow: una melodia da danza tipicamente scozzese la strathspey!

“Should Auld Acquaintance Be Forgot”
in A Select Collection of Original Scotish Airs for the Voice, 1799 la melodia dell’editore con i versi del bardo
George Thomson ripubblicò “Auld Lang Syne” nel 1817 con un nuovo arrangiamento a cura del compositore ceco Leopold Kozeluch


Burns del resto aveva già riutilizzato la stessa melodia in due canzoni: “O can ye labour lea” (la versione ripulita è diventata “I fee’d a man at Martinmas”) e “Coming thro’ the rye.

Robert Burns – George Thomson,1799

Dougie MacLean in Tribute– 1996
[Voce vellutata, pronuncia seducentemente scozzese, sottofondo di chitarra, un delicato arrangiamento]
The Tenors
Highland Saga

Robert Burns in SMM vol 5 1796 (James Johnson)

Eddi Reader
Paolo Nutini
 Jim Malcolm  in Acquaintance
[Voce vellutata, pronuncia seducentemente scozzese, una spruzzata di note al piano, sottofondo di chitarra e violino. La melodia è leggermente diversa come la sequenza delle strofe I, IV, II, III, V e il tema del Valzer è ripreso nel finale suonato dalla sola chitarra]

LA LEGGENDA SU DAVID RICCIO

David Riccio alla corte di Maria Stuarda

Ultimamente in rete (ovviamente solo nei siti italiani) sulla scia del romanzo di Jesse Blackadder “The Raven’s Heart” , 2011 si è diffusa l’attribuzione della melodia a Davide Rizzo (o David Riccio come lo chiamavano in Scozia).

Il giornalista e scrittore Renzo Rossotti (in “Assassinio in Scozia” da “Piemonte magico e misterioso”, Newton Compton Editori, 1994 vedi) nel suo “Assassinio in Scozia” riporta una leggenda torinese secondo cui Davide Rizzio sarebbe l’autore di Auld Lang Syne, ma si tratta appunto di una leggenda.

LA POPOLARITA’ NEL MONDO

La canzone è stata tradotta in tutto il mondo (in almeno una quarantina di lingue). La popolarità di “Auld Lang Syne” deriva molto probabilmente dal suo inserimento nel film “Waterloo bridge” (in italiano “Il ponte di Waterloo”) del 1940 diretto da Mervyn LeRoy, con Vivien Leigh e Robert Taylor con il titolo di Farewell Waltz Il film è stato il prototipo del tipico melodramma hollywoodiano con la famosa scena del valzer.

La versione Farewell Waltz è stata arrangiata da Cedric Dumont (1916-2007) compositore -autore svizzero e direttore d’orchestra e tradotta/arrangiata in italiano dagli autori Larici&Mauri nel 1943 (che riprendono il tema della scena del film con la separazione dei due amanti) come ballabile. All’epoca le melodie anglo-sassoni erano vietate dalla censura di guerra ma bastava cambiare titolo e arrangiamento ed ecco che nasce “Il valzer delle candele”!

IL VALZER DELLE CANDELE

Domani tu mi lascerai e più non tornerai,
domani tutti i sogni miei li porterai con te.
La fiamma del tuo amor che sol per me sognai
invan è luce di candela che già si spegne piano pian.
Una parola ancor e dopo svanirà
un breve istante di felicità.
Ma come è triste il cuor se nel pensare a te
ricorda i baci tuoi che non son più per me.
Domani tu mi lascerai e più non tornerai,
domani tutti i sogni miei li porterai con te.
La fiamma del tuo amor che sol per me sognai invan
è luce di candela che già si spegne piano pian.

La melodia infine è diventata una nuova canzone con il testo “Il Canto dell’Addio” che ben conoscono tutti coloro che sono stati scout, o hanno trascorso la loro estate nelle colonie, o presso i rifugi gestiti da sacerdoti e affini (sob!).

È l’ora dell’addio, fratelli, è l’ora di partir;
e il canto si fa triste; è ver: partire è un po’ morir.
Ma noi ci rivedremo ancor ci rivedremo un dì
arrivederci allor, fratelli, arrivederci sì.

Formiamo una catena con le mani nelle man,
stringiamoci l’un l’altro prima di tornar lontan.
Perché lasciarci e non sperar di rivederci ancor?
Perché lasciarci e non serbar questa speranza in cuor?
Se attorno a questo fuoco qui, l’addio ci dobbiam dar;
attorno ad un sol fuoco un dì sapremo ritornar.
Iddio che tutto vede e sa la speme di ogni cuor;
se un giorno ci ha riuniti qui, saprà riunirci ancor.
Ma non addio diciamo allor che ancor ci rivedrem:
arrivederci allor, fratelli, arrivederci insiem!
Fratello non dolerti se la fiamma langue già:
doman la stessa fiamma ancor fra noi risplenderà.

Tati Casoni 
Nini Rosso

seconda parte

LINK
Auld Lang Syne (robertburnsfederation.com)
http://www.electricscotland.com/HISTORY/articles/langsyne.htm http://www.robertburns.org/encyclopedia/AuldLangSyne.5.shtml
http://www.themorgan.org/exhibitions/ online/AuldLangSyne/default.asp?id=4
http://burnsc21.glasgow.ac.uk/online-exhibitions/auld-lang-syne/
https://burnsc21.glasgow.ac.uk/auld-lang-syne-gt/
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=16346
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=29124
http://www.kultunderground.org/art/305
http://www.kultunderground.org/art/395


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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

Una risposta a “Auld Lang Syne: melodie in cerca d’autore”

  1. What a great action shot!So glad that you potsed the words to that NYE song because now that I can read it, it makes sense (not that I understand auld lang syne) but I always thought it was old, not auld!Happy New Year Oh Family!

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