Als I lay on Yoolis Night

Als I lay on Yoolis Night risale al XIV secolo, dal manoscritto di John of Grimestone (1372), un frate francescano di Norfolk che aveva annotato sermoni, poesie e canti ai fini della sua predicazione tra la folla. (il manoscritto si trova ora a Edimburgo, nella Biblioteca nazionale, siglato MS. 18.7.21.) Non è però certo se la ninna nanna sia stata composta da lui o semplicemente ricopiata da altre fonti. Come sia il canto è stato ritrovato in altri manoscritti del XV secolo, finalmente anche accompagnato da notazione musicale.

Delle 14 strofe di cui è composta la ninna-nanna “Als I lay on Yoolis Night” oggi si cantano per lo più solo le prime 6/7 (versione integrale qui)
La melodia è volutamente semplice, ma non banale, una precisa scelta stilistica per divulgare il mistero della Natività

Als I lay on Yoolis Night dates from the fourteenth century, from the manuscript of John of Grimestone (1372), a Franciscan friar from Norfolk who had noted sermons, poems and songs for the purpose of his preaching among the crowd. (The manuscript is now in Edinburgh, in the National Library of Scotland, signed MS. 18.7.21.) However, it is not certain whether the lullaby was composed by him or simply copied from other sources. Finally this song was found in other manuscripts of the fifteenth century, also accompanied by musical notation.

Of the 14 stanzas of which the “Als I lay on Yoolis Night” lullaby is composed, today only the first 6/7 are sung (full version here)
The melody is deliberately simple, but not trivial, a precise stylistic choice to spread the mystery of the Nativity.


Chorus
Lullay, lullay, lay lay, lullay,
Mi deere moder, synge lullay…
I
Als I lay on Yoolis Night,
Alone in my longynge,
Me thought I saw a well faire sight,
A maid hir childe rockynge.
II
The maiden wolde withouten song
Hir childe aslepe to brynge;
The childe him thought sche ded him wrong,
And bad his moder synge.
III
“Synge now, moder,” saide the childe,
“Wat schal to me befall
Heerafter wan I cum til eld,
For so doon modres all.
IV
Ich a moder, trewely,
that kan hir credel keep,
is wun to lullen luvely
and sing hir child o sleep
V
“Swete moder, faire and fre,
Because that it is so,
I pray thee that thou lulle me
And synge sumwat therto.”
VI
“Swete sune,” saide sche,
“Weroffe schuld I synge?
Ne wist I nere yet more of thee
But Gabriels gretynge.
VII
“He grett me goodli on his knee
And saide, ‘O Hail, Marie!
Hail, full of grace, God is with thee;
Thou beren schald Messie.'”
VIII
“I wundred michil in my thought,
for man would I richt none.
“Marie”, he saide, “dred thee hought:
let God of heven alone.”
IX
“the Holi Gost schal doon al this,”
he said withouten wun,
that I schuld beren mannis blis
and Godis owne sun.
X
He saide, “thou schalt bere a king
in king Davitis see;
in all Jacobes wuniing
ther loverd schuld he be”
XI
“I answered blethely
for that his word we paid,
lo Godis servant heer am I
be et as thou me said”
XII
The schepperds waked
in the wold thei herd a wundermirth
of angels ther, as theim thei told
the tiding of thi birth
XIII
Sweete sune,
sikerly, no more kan I say,
and if I koulde, fawn wold I,
to doon al at thi pay’
XIV
Serteynly this sicht I say,
this song I herde sing,
als I me lay this Yoolis day
alone in my longing.

FOOTNOTES
1) according to a topical of the popular ballad the narration is reported as a testimony of an anonymous character who happens to witness events. Thus also aislings are part of the genre.
2) in the lullabies of the popular tradition, mothers predict the future of children, according to gender and social class
3) only now the listener realizes that the protagonists are not only a mother and a child, but the Mother and the Son of God

Eeva-Maria Kauniskangas & Kristian Kokko
Anonymous 4
Martin Best Ensemble


Traduzione italiana di Cattia Salto
Ninna nanna
mamma cara canta ninna
I
Mentre stavo nella notte del Solstizio,
solo con la mia nostalgia,
pensai di vedere una bella scena (1):
una fanciulla cullare il suo bambino
II
La fanciulla voleva, senza il canto
far addormentare il bimbo;
il bimbo pensava che gli facesse torto
e invitò sua madre a cantare.
III
“Canta ora mamma –disse il bimbo-
di ciò che mi accadrà
fino a quando diventerò grande,
perché tutte le mamme fanno (2)”
IV
Ogni madre in verità
che si prende cura della culla
desidera cullare amorevolmente
e cantare per far addormentare il suo bambino
V
“Cara mamma, bella e buona
poiché è proprio così,
ti prego di cullarmi
e cantare per me un po’”
VI
“Caro figlio –disse  lei-
di cosa dovrei cantare?
Non conosco nulla di te,
tranne l’annunciazione di Gabriele (3)”
VII
“Lui mi salutò dolcemente inginocchiato
e disse “Ave Maria!
Salve piena di Grazia, il Signore è con te;
tu porterai il Messia”
VIII
“Rimasi un poco pensierosa,
perchè non conoscevo uomo
“Maria -disse- non temere:
sarà fatta la volontà di Dio”
IX
“Verrà dallo Spirito Santo”
disse senza indugio,
che avrei concepito la beatitudine degli uomini
e il figlio stesso di Dio.
X
Disse “Concepirai un re
che avrà il trono di Re Davide
e regnerà per sempre
sulla casa di Giacobbe”
XI
“Risposi con gioia
che ero grata per le sue parole
“Eccomi, sono la serva del Signore,
avvenga di me quello che hai detto”
XII
I pastori che si svegliarono
sulle colline sentirono
il meraviglioso canto degli angeli
che annunciavano la notizia della tua nascita.
XIII
Caro figlio
di certo altro non posso dire,
e se potessi volentieri
farei di tutto per compiacerti”
XIV
E’ questa la canzone che ho visto,
questa la canzone che ho sentito cantare
mentre stavo nella notte del Solstizio,
solo con la mia nostalgia.

NOTE
(1) secondo un topico delle ballata popolare la narrazione è riportata come una testimonianza di un personaggio anonimo che per caso assiste agli eventi. Così anche le visioni (aisling) fanno parte del genere.]
(2) nelle ninne nanne della tradizione popolare le mamme predicono il futuro dei figli, secondo i generi e la classe sociale.
(3) solo adesso chi ascolta si rende conto che i protagonisti non sono una mamma e un bambino qualsiasi, ma la Madre e il Figlio di Dio.

Madonna con bambino scuola senese XIV secolo

LINK
http://corymbus.co.uk/as-i-lay-on-yules-night/
http://www.markwinges.com/scores/yoolis.pdf

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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