Amhrán Mhuighinse

“Amhrán Mhuighinse” è un farewell in gaelico irlandese, cantato nel “vecchio stile” (sean-nós ), un lament in cui chi canta è diventato vecchio e nell’attendere il giorno della sua morte chiede di essere seppellito accanto ai suoi cari.

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Amhrán Mhuighinse è il canto di una donna,  la quale si è trasferita lontano dalla sua casa di famiglia per seguire il marito, ma che considera più forte il legame con gli antenati del suo clan e vuole ritornare nel cimitero del suo paese per riunirsi con loro.
Gli autori di questi lament sono noti e “Amhrán Mhuighinse” è stato attribuito a una donna vissuta nell’Ottocento di nome  Máire (Mairín) Ní Chlochartaigh sposata con Taimín Bán Ó Conghaile di Leitir Calaidh (l’isola di Lettermore) che in punto di morte volle essere sepolta nella sua isola Mainis (Mweenish Island).
Secondo quanto raccolto dalle testimonianze venne invece sepolta nel cimitero di Leitir Calaidh perchè nei giorni del suo funerale imperversò una brutta tempesta che impedì la traversata per mare.

AMHRÁN MHUÍNSE
I
Dhá mbeinn trí léig i bhfarraige nó ar sléibhte i bhfad ó thír
Gan aoinneach beo i mo ghaobhar ann ach raithneach ghlas is fraoch,
An sneachta á shéideadh anuas orm, is an ghaoith dhá fhuadach díom,
‘S mé a bheith ag comhrá le mo Taimín Bán, níorbh fhada liom an oíche.
II
A Mhuire dhílis, céard a dhéanfas mé, tá an geimhreadh seo ‘tíocht fuar,
A Mhuire dhílis, céard a dhéanfas an teach seo is a bhfuil ann?
Nach óg, a stór, a d’imigh tú, le linn na huaire breá,
Le linn don chuach bheith ag seinm ceoil, gach duilliúr glas ag fás.
III
Má bhíonn mo chlann sa mbaile a’am an oíche a bhfaighidh mé bás,
Ó tórróidh siad go groíúil mé trí oíche is trí lá;
Beidh píopaí deasa cailce a’am agus ceaigeannaí is iad lán,
Beidh triúr ban óg ó shléibhte ann le mé a chaoineadh os cionn cláir.
IV
Is gearraí amach mo chónra dhom as fíorscoth geal na gclár,
Má tá Seán Ó hEidhin i Muighnis bíodh sé déanta ón a láimh;
Bíodh mo chaipín is mo ribín inti istigh, é go rídheas ar mo cheann,
Tabharfadh Paidín Mór go Muighnis mé nó is garbh a bhéas an lá.
V
Gabháil siar thar Inse Gaine dhom bíodh an bhratach insa gcrann,
Ná cuir’ i Leitir Caladh mé mar ní ann atá mo dhream;
Ach tugaí siar go Muighnis mé, ‘n áit a gcaoinfear mé go hard,
Beidh soilse ar na dúmhchannaí – ní bheidh uaigneas orm ann.

Líadan
Padraig Jack

THE SONG OF MAÍNIS *
I
If I were three leagues out at sea
or on mountains far from home,
Without any living thing near me
but the green fern and the heather,
The snow being blown down on me,
and the the wind carring it away,
And I were to be talking to my Taimín Bán
and I would not find the night long.
II
Dear Virgin Mary, what will I do,
this winter is coming on cold.
And, dear Virgin Mary, what will this house do
and all that are in it?
Were you not young, my dear,
when you went away during the good times, 
when the cuckoo sang its song and all the every green leaf was growing?
III
If I have my children home with me
the night that I will die,
They will wake me in mighty style
three nights and three days;
There will be fine clay pipes
and kegs that are full,
And there will be three mountainy women
to keen me when I’m laid out.
IV
And cut my coffin out for me,
from the choicest brightest boards;
And if Seán Hynes is in Mweenish
Have it made by his hand.
Let my cap and my ribbon be inside in it,
and be placed stylishly on my head,
And Big Paudeen will take me to Mweenish
if the day will go wrong.
V
As I’m going west past Sandy Isle,
let the flag be on the mast.
Oh, do not bury me in Leitir Calaidh,
for it’s not where my people are,
But bring me west to Mweenish
to the place where I will be mourned aloud;
There’ll be light on the sandhills,
and I will not be lonely there.

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Vorrei essere a tre leghe oltre il mare
o sulle montagne lontano da casa
senz’anima viva accanto a me
ma solo la felce verde e l’erica,
la neve che cade su di me
e il vento la porta via
e mentre parlerò con il mio Taimín Bán (1)
non mi sembrerà lunga la notte
II
Cara Vergine Maria cosa farò,
quest’inverno si sta volgendo al freddo,
cara Vergine Maria che cosa farà questa casa
e tutti quelli che ci abitano dentro?
Non eri giovane, mia cara,
quando sei andata via nella bella stagione
quando il cuculo cantava e ogni foglia verde stava spuntando?
III
Se avessi i miei figli a casa con me
la notte in cui morirò,
mi veglieranno secondo la tradizione
per tre notti e tre giorni;
ci saranno belle pipe
e fusti ben pieni (2),
e ci saranno tre donne di montagna (3)
a piangermi quando sarò pronta (4).
IV
Costruisci la mia bara
con le tavole migliori e le più belle;
e se Seán Hynes (5) è a Mweenish (6)
sarà fatta con le sue mani
che il mio berretto con il nastro ci siano dentro
sistemato bene sulla mia testa (7),
e che Paudeen il grosso mi porti a Mweenish
se il tempo non sarà brutto
V
E mentre andrò a Ovest oltre Sandy Isle (8),
che la bandiera sia sull’albero(9).
Oh, non seppellirmi a Leitir Calaidh (10),
perché non è dove ci sono i miei,
ma portami ad ovest a Mweenish
nel luogo in cui sarò compianta a voce alta;
le luci saranno sulle dune
e non sarò sola lì.

NOTE
* per la traduzione in inglese ho fatto riferimento a tre fonti vedi nei link
1) Taimín Bán Ó Conghaile, il bel Tamin
2) la veglia irlandese si svolge con cibo , bevute (particolarmente gradito il poteen e l’irish whiskey), fumatine con la pipa, musica e canti, danze e giochi
3)  Venivano pagate delle prefiche professioniste per il lamento funebre (in irlandese “keenning“)
4) Il cadavere doveva soprattutto essere vegliato: in Irlanda era sistemato su di una tavola in bella vista (nel soggiorno o comunque nella stanza migliore della casa) facendo in modo che un gruppo di visitatori fosse sempre pronto a circondare il cadavere per impedire agli spiriti maligni di avvicinarsi al corpo e prendere l’anima (lasciando però un passaggio libero nella direzione della finestra o della porta precedentemente lasciata aperta).
5) Mweenish era rinomata per l’abilità dei suoi costruttori delle tradizionali barche da pesca dette Galway Hookers, dallo scafo nero e le vele rosse
6) Maínis o Mweenish è un’isoletta vicino a Carna, Co Galway
7) Al momento di andare al cimitero (o alla chiesa per il rito religioso) il cadavere era messo nella cassa da morto con gli oggetti che il defunto aveva con sé al momento della morte o con gli oggetti che aveva più cari per evitare che il suo spirito tornasse per cercarli
8)  Inse Gaine, o Sand Island
9)  la bandiera sull’albero della nave usata per l’ultimo viaggio10) Leitir Calaidh è la parte ovest dell’isola di Lettermore detta Lettercallow. Leitir Móir (Lettermore) è un isoletta a sud-est di Carna, divisa in due dall’orografia con un villaggio sulla collinetta a Ovest  –Leitir Calaidh ( Wet Hill of the Harbour) Lettercallow (Leitir Calaidh ossia la zona paludosa) – e il villaggio a oriente –Leitir Móir– che da il nome all’isola (ossia la zona rocciosa). E’ collegata con una carreggiata rialzata alla terra ferma (Annaghvaan Bridge), una strada (la R374) che serpeggiando prosegue fino a Lettermullan unendo così una sorta di piccolo arcipelago di isolette.

LINK
https://archive.org/details/blasmealasipfrom00orou
https://lyricstranslate.com/en/amhr%C3%A1n-mhu%C3%ADnse-song-muighinis.html
http://blaise.ca/blog/2013/06/29/amhran-mhuinse/
http://songsinirish.com/amhran-mhainse-lyrics/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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