Ailein duinn: Alan dai capelli neri

Ailein duinn, un canto, in gaelico scozzese, originario delle Isole Ebridi e quattro versioni.
Il lament per il naufragio di una barca di pescatori, in origine era una waulking song: la donna invoca la morte per condividere lo stesso letto d’alghe del suo amore, Alan dai capelli neri.

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Secondo la tradizione sull’isola di Lewis è stata Annie Campbell ad aver scritto “Ailein duinn” disperata per la morte del suo fidanzato Alan Morrison, il capitano della nave che nella primavera del 1788 lasciò Stornoway per andare a Scalpay dove avrebbe dovuto sposarsi con la sua Annie. Ma la nave incappò in una tempesta, fece naufragio e l’intero equipaggio affogò: anche lei morirà qualche mese più tardi, sconvolta dal dolore. Il suo corpo è stato trovato sulla spiaggia, nei pressi del punto in cui il mare aveva riconsegnato il corpo di Ailein duinn (Alan dai capelli neri).

La canzone è diventata famosa perché inserita nella colonna sonora del film Rob Roy e interpretata magistralmente da Karen Matheson (la cantante del gruppo scozzese i Capercaillie che compare nei panni di una popolana e la canta vicino al fuoco accompagnata da leggeri tocchi sull’arpa). Nella sound track del film Rob Roy le tracce sono due Ailein Duinn  e Morag’s Lament, (arrangiate dai Capercaillie & Carter Burwelle) in cui la seconda è il verso d’apertura seguito dal coro

l’audio è pessimo

PRIMA VERSIONE: Capercaillie

Il testo è ridotto al minimo, più evocativo che esplicativo di un tragico evento che doveva essere noto a tutti gli abitanti dell’Isola. La donna che canta è segnata da un dolore immenso, il suo Alain dai capelli neri è annegato in fondo al mare, e lei vaneggia di voler condividerne il sonno negli abissi stipulando un macabro patto di sangue.

Capercaillie video ufficiale dal Film Rob Roy (rimasterizzato)-
nel Cd To the Moon – 1995: Keren Matheson, la voce ‘kissed by God’ passa dal sussurro al grido, ripreso dalla cornamusa in un frangersi di onde del mare.
Annwn nel Cd Aeon – 2009 gruppo tedesco fondato nel 2006 che si definisce Folk Mystic; molto intensa anche questa interpretazione pur nella rarefazione dell’arrangiamento, con la voce limpida e calda di Sabine Hornung, la melodia portata dall’arpa, pochi echi del flauto e il lamento del violino, magnifico.
Questa versione “condensata” del canto tradizionale è la versione testuale più riprodotta con gli stili musicali più disparati, grossomodo dopo il 2000  anche come sound-track in molti video giochi vedasi per tutti  Medieval II Total War

Gaelico scozzese
Gura mise tha fo éislean,
Moch `s a’ mhadainn is mi `g eirigh,
O\ hi\ shiu\bhlainn leat,
Hi\ ri bho\ ho\ ru bhi\,
Hi\ ri bho\ ho\ rionn o ho,
Ailein duinn, o\ hi\ shiu\bhlainn leat.
Ma `s e cluasag dhut a’ ghainneamh,
Ma `s e leabaidh dhut an fheamainn,
Ma `s e `n t-iasg do choinnlean geala,
Ma `s e na ròin do luchd-faire,
Dh’olainn deoch ge boil   le cach e,
De dh’fhuil do choim `s tu `n   deidh dobhathadh

Meav, in Meav 2000 voce angelica, arpa e flauto
Trobar De Morte il testo ridotto a sole due strofe ed estrapolato dal contesto si presta ad essere letto come il canto d’amore di una sirena nella risacca del mare (vedi anche Mermaid’s croon)

English Translation
How sorrowful I am early in the morning rising
Ò hì, I would go with thee Brown-haired Alan,
ò hì, I would go with thee
If it is thy pillow the sand, if it is thy bed the seaweed
If it is the fish thy candles bright
If it is the seals thy watchmen(1)
I would drink(2), though all would abhor it
Of thy heart’s blood after thy drowning

traduzione italiana Cattia Salto
Che dolore senza fine da quando mi alzo all’alba
Vorrei morire con te, Alan dai capelli neri,
salve, vorrei morire con te.
Se ti è cuscino la sabbia, sul letto d’alghe,
se i pesci ti sono luce di candela ,
e le foche sentinelle (1),
io vorrei bere (2), anche se con orrore,
il sangue del tuo cuore di annegato

(1) per gli abitanti delle Isole Ebridi le foche non sono dei semplici animali, bensì selkie, che di notte prendono la forma di uomini e donne annegati. Ritenuti una sorta di guardiani del Mare o giardinieri del fondale marino (la leggenda più diffusa è quella che le foche siano le anime degli annegati in mare) ogni notte o solo nelle notti di luna piena, abbandonerebbero le loro pelli per rivelare sembianze umane, per cantare e danzare sulle scogliere d’argento –
Selkie il popolo magico delle foche
(2) allude ad un antico rituale celtico, consistente nel bere il sangue di un amico in segno di affetto (il patto di sangue), usanza citata da Shakespeare (ancora praticata da tutti gli amici del cuore che si scambiano il sangue con un taglietto superficiale unendo i due tagli, così era anche praticato l’handfasting in Scozia: un tempo l’handfasting era soprattutto un patto di sangue, in cui si incideva con la punta di un pugnale il polso destro degli sposi fino a far sgorgare il sangue, dopodiché i due polsi erano legati a stretto contatto tra di loro con la “wedlock’s band” ovvero una lunga striscia di stoffa continua.)

Ailean Duinn e le versioni inglesi

Nell’arrangiamento di Marjory Kennedy-Fraser (1857-1930) da “Songs of the Hebrides“, brano citato anche da Alexander Carmichael (1832-1912) lo scrittore dei “Carmina Gadelica”.
La versione dalla Marjory “arrangiata” secondo il gusto musicale “colto” e romantico del suo tempo adesso è un repertorio del canto lirico.

(Gaelico scozzese)
Gura mise tha fo éislean,
Moch `s a’ mhadainn is mi `g eirigh
Sèist
Ailein duinn, O\ hi\ shiu\bhlainn leat,

Hi\ ri bho\ ho\ ru bhi\,
Hi\ ri bho\ ho\ rionn o ho,
Ailein duinn, o\ hi\ shiu\bhlainn leat
Cha’n e bàs a’ chruidh ‘s a’ chéitein
Ach a fhichead ‘s tha do leine.
Ged bu leam-sa buaile spréidhe
‘s ann an diugh bu bheag mo spéis dith.
Ailein duinn a laoigh mo chéille
an deach thu air tir an Eirinn?
Cha b’e sid mo rogha céin-thir
ach an t-àit’ an ruigeadh m’ éigh thu.

Ailein duinn mo ghis ‘s mo ghàire
‘s truagh, a Righ, nach mi bha làmh riut.
Ge b’e eilb no òb an tràigh thu
ge b’e tiurr am fàg an làn thu.
Dh’ òlainn deoch ge b’ oil le càch e,
cha b’ ann a dh’ fhion dearg na Spàinne.
Fuil do chuim, a ghraidh, a b’ fhearr leam,
an fhuil tha nuas o lag do bhràghad.
O gu’n drùchdadh Dia air t’ anam
na fhuair mi de d’ bhrìodal tairis.
Na fhuair mi de d’ chòmhradh falaich,
na fhuair mi de d’ phògan meala.
M’ achan-sa, a Righ na Cathrach,
gun mi dhol an ùir no ‘n anart.
An talamh-toll no ‘n àite-falaich
ach ‘s an roc an deachaidh Ailean

Quadriga Consort  in “Ships Ahoy ! 2011” 
Alison Pearce & Susan Drake in “A Harris love lament”  Songs Of The Hebrides: full LP lato B3 Ailean Duinn 3:50
(traduzione inglese Kennet Macleod)
I am the one under sorrow
in the early morn and I arising.
Chorus
Brown-haired Alan,
Ò hì, I would go with thee
Brown-haired Alan, I would go with thee
‘Tis not the death of the kine in May-month
but the wetness of thy winding-sheet.
Though mine were a fold of cattle, sure,
little my care for them today.
Ailein duinn, calf of my heart,
art thou adrift on Erin’s shore?
That not my choice of a stranger-land,
but a place where my cry
would reach thee.
Ailein duinn, my spell and my laughter,
would, o King, that I were near thee
on what so bank or creek thou art stranded,
on what so beach the tide has left thee.
I would drink a drink, gainsay it who might,
but not of the glowing wine of Spain
The blood of the thy body, o love,
I would rather, the blood that
comes from thy throat-hollow.
O may God bedew thy soul
with what I got of thy sweet caresses,
with what I got of thy secret-speech
with what I got of thy honey-kisses.
My prayer to thee, o King of the Throne
that I go not in earth nor in linen
That I go not in hole-ground nor hidden-place
but in the tangle where lies my Allan
(Traduzione italiana di Cattia Salto)
Sono colei che soffre
appena mi alzo al sorgere del mattino
Coro
Alan dai capelli neri, Vorrei morire con te

Alan dai capelli neri, vorrei morire con te
Non è per moria del bestiame nel maggio
ma per il tuo sudario bagnato,
sebbene le bestie fossero mie,
oggi poco mi importa d’esse.
Ailein duinn, vitellino del mio cuore,
sei tu alla deriva sulla costa d’Irlanda?
Che non vorrei fossi in una terra straniera,
ma in un posto dove il mio lamento
ti possa raggiungere.
Ailein duinn, mio incanto e gioia
vorrei per Dio essere vicina a te
su quella riva o fiume su cui sei abbandonato,
su quella spiaggia su cui la marea ti ha lasciato.
Vorrei bere una bevanda, chi potrebbe negarlo,
ma non lo scarlatto vino di Spagna,
il sangue del tuo corpo, amore
vorrei piuttosto bere, il sangue

che viene dall’incavo della tua gola.
Possa Dio irrorare la tua anima
con quello che ho delle tue dolci carezze,
con quello che ho del tuo parlare
con quello che ho dei tuoi dolci baci.
La mia preghiera a te, o Re del Trono
che io non vada nè in terra nè in cielo
che io non vada nè in paradiso nè all’inferno
ma nel letto d’alghe dove giace il mio Alan

Un’altra traduzione in inglese con il titolo  “Annie Campbell’s Lament” è quella degli Estrange Waters in Songs of the Water, 2016

Dark Alan my love, oh I would follow you
Far beneath the great sea, deep into the abyss
Dark Alan, oh I would follow you

Today my heart swells with sorrow
My lover’s ship sank deep in the ocean I would follow you..
I ache to think of your features your white limbs
and shirt ripped and torn asunder I would follow you..
I wish I could be beside you on whichever rock
or shore where you’re sleeping I would follow you..
Seaweed shall be as our blanket
And we’ll lay our heads on soft beds made of sand
I would follow you..

Alan il nero, amore mio vorrei seguirti
lontano sotto all’oceano nei profondi abissi 
Alan il nero, vorrei morire con te

Oggi il mio cuore è pieno di dolore la nave
del mio amore è affondata nell’oceano vorrei seguirti
Soffro nel pensare alle tue fattezze le tue bianche membra
e la camicia strappata e fatta a pezzi vorrei seguirti..
Vorrei poter esserti accanto su qualche scoglio
o spiaggia dove stai dormendo vorrei seguirti..
Le alghe saranno la nostra coperta
e appoggeremo le teste su soffici letti di sabbia
vorrei seguirti..

TERZA VERSIONE: Flora MacNeil

Ma la versione più suggestiva e drammatica è quella riportata da Flora MacNeil[1] come l’imparò dalla madre.

La storia è diversa da quella maggiormente citata, qui la donna è sposata ad Alain MacLeann  che nel naufragio muore con tutti gli altri uomini della famiglia di lei: il padre e i fratelli; la donna si rivolge al gabbiano che vola in alto sul mare e tutto vede, per chiedere conferma della disgrazia; l’ultima strofa traccia immagini poetiche di un funerale del mare, con il letto di alghe, le stelle come candele, il mormorio delle onde per la musica e le foche come guardiani.

Funerale e lamento ricorrono spesso nei canti delle donne rimaste sole con il dolore.

Maggie MacInnes Eilean Mara 1998

Ailein Dunn a ni ‘s a naire
O na hi hoireann o ho
Hi na hi i ri u hu o
S’ goirt ‘s gur daor a phaigh mi mal dhut
Cha chrodh laoigh ‘s cha chaoraich bhana
Ach an luchd a thaom am bata
Bha m’athair oirre ‘s mo thriuir bhraithrean
Chan e sin gu leir a chraidh mi
Ach am fear a ghlac air laimh mi
Leathanach a’ bhroillich bhainghil
A thug o ‘n chlachan Di-mairt mi
Fhaoileag bheag thu, fhaoileag mhar’ thu
Cait a d’fhag thu na fir gheala
Dh’fhag mi iad ‘san eilean mhara
Cul ri cul is iad gun anail

Flora MacNeil in una storica registrazione del 1951

Traduzione inglese
Dark-haired Alan, my precious one
Endless grief the price it cost me
‘Twas neither sheep or cattle
But the load the ship took with her
My father and my three brothers
As if this wasn’t all my burden
The one to whom I gave my hand
MacLean of the fair skin
Who took me from the church on Tuesday(1)
“Little seagull, seagull of the ocean
Where did you leave the fair men?”
“I left them in the island of the sea
Back to back, no longer breathing”

traduzione italiana Cattia Salto
Alan il nero, amore mio
Un dolore senza fine mi è costato quel naufragio,
non erano pecore, né  mucche,
ma il carico che la nave ha portato via con se
erano mio padre, i miei tre fratelli, 
e come se non fosse abbastanza,
colui a cui diedi la mia mano:
il mio MacLean, dalla pelle candida,
che mi prese in chiesa di martedì.(1)
“Gabbiano, gabbiano dell’oceano
dove hai lasciato i miei cari?”
“Lasciati soli, circondati dal mare
schiena contro schiena, senza più respirare. “

NOTE
(1) il martedì è ancora il giorno in cui si celebrano tradizionalmente i matrimoni nell’Isola di Barra

QUARTA VERSIONE

Una versione eseguita come waulking song e ancora un testo diverso, questa volta la nave è una baleniera e Ailein è naufragato nei pressi dell’Isola di Man.

S gura mise th’air mo sgaradh
Chan eil sugradh nochd air m’aire
Ailein Duinn o hi shiubhlainn leat
Chaneil sugradh nochd air m’air’
Ach fuaim nan siantan ‘s miad na gaillinn
Ailein Duinn o hi shiubhlainn leat
Hi riri riri ri hu o, horan o o, o hi le bho

Ailein Duinn o hi shiubhlainn leat~Ailein.
Ach fuaim nan siantan ‘s miad na gaillinn
Dh’fhuadaicheadh na fir bho’n chaladh
Ailein Duinn o hi shiubhlainn leat
Ailein Duinn a luaidh nan leannan
Chuala mi gun deach thu thairis.
Chuala mi gun deach thu thairis
Air a’ bhata chaol dhubh dharaich.
‘S gun deach thu air tir am Manainn
Cha b’e siod mo rogha caladh.
Ailein Duinn a luaidh mo cheile
Gura h-og a thug mi speis dhut.
‘S ann a nochd as truagh mo sgeula
‘S cha n-e bas a’ chruidh ‘san fheithe.
Ach cho fliuch ‘s a tha do leine
Muca mara bhith ‘gad reubach.
Ailein Duinn a chiall ‘s a naire
Chuala mi gun deach do bhathadh.
‘S truagh a Righ nach mi bha laimh riut
Ge be tiurr an dh’fhag an lan thu.
Dh’olainn deoch, ge b’oil le cach e
A dh’fhuil do chuim ‘s tu ‘n deidh do bhathadh
Ailein Duinn o hi shiubhlainn leat

Mac-Talla, in Gaol Is Ceol 1994 (nel video pubblicato su you tube c’è anche il testo con traduzione) solo le voci femminili e le note dell’arpa, ma che immediatezza…
Traduzione inglese
I am tormented
I have no thought for merriment tonight
Brown-haired Allen o hi,
I would go with thee.
I have no thought for merriment tonight
But for the sound of the elements
and the strength of the gales
Brown-haired Allen o hi, I would go with thee.
Hi riri riri ri hu o, horan o o, o hi le bho
Duinn o hi, I would go with thee
But for the sound of the elements
and the strength of the gales
Which would drive the men from the harbor
Brown-haired Allen, my darling sweetheart
I heard you had gone across the sea
On the slender, black boat of oak
And that you have gone ashore on the Isle of Man
That was not the harbor I would have chosen
Brown-haired Allen, darling of my heart
I was young when I fell in love with you
Tonight my tale is wretched
It’s not a tale of the death of cattle in the bog
But of the wetness of your shirt
And of how you are being torn by whales
Brown-haired Allen, my dear beloved
I heard you had been drowned
Alas, oh God, that I was not beside you
Whatever tide-mark the flood will leave you
I would take a drink, in spite of everyone
Of your heart’s blood, after you had been drowned
traduzione italiana Cattia Salto
Sono tormentata
e non penso al matrimonio stanotte
Allen dai neri capelli, o hi vorrei  morire con te
non penso al matrimonio stanotte,
ma al fragore degli elementi
e alla forza delle tempeste
Allen dai neri capelli, o hi vorrei morire con te
Hi riri riri ri hu o, horan o o, o hi le bho
Duinn o hi vorrei morire con te

Ma al fragore degli elementi
e alla forza delle tempeste
che dovrebbero guidare gli uomini nel porto
Allen dai neri capelli, caro amore mio
ho saputo che hai attraversato il mare
su un’esile barca di scura quercia
e che sei sbarcato sull’Isola di Man
che non è il porto che avrei scelto
Allen dai neri capelli, caro amore mio
ero giovane quando mi sono innamorata di te
stasera il mio racconto è triste
non ti parlo di una mandria morta nella palude
ma della tua camicia bagnata
e di come sei circondato dalle balene.
Allen dai neri capelli, mio caro amore
ho sentito che sei annegato
ma ahimè Dio, non ero accanto a te
ovunque la marea ti abbia rilasciato
vorrei bere, a dispetto di tutti,
il sangue del tuo cuore dopo che sei annegato

[1] Flora MacNeil Nata nel 1928 sull’Isola di Barra è una cantante scozzese depositaria di centinaia di canzoni in gaelico scozzese. “Le canzoni tradizionali erano trasmesse in famiglia e io sono stata molto fortunata ad avere mia madre e la sua famiglia come cultori dei testi e delle melodie delle vecchie canzoni. Era molto spontaneo per loro cantarle qualunque cosa facessero o di qualunque umore fossero. Mia zia Mary in particolare era sempre pronta ogni volta che glielo chiedevo, di interrompere qualunque cosa facesse per discutere una canzone con me, e forse così facendo si ricordava di lunghe strofe dimenticate. Così ho imparato fin dalla tenera età moltissime canzoni senza sforzo. Come ci si può aspettare da una piccola isola, tante canzoni trattano del mare, ma, naturalmente, molte di esse potrebbero non essere  originarie di Barra”

FONTI
http://www.celticlyricscorner.net/murray/ailean.htm
http://www.celticlyricscorner.net/maggiemacinnes/ailein.htm
http://www.celticlyricscorner.net/capercaillie/ailein.htm
http://www.mudcat.org/thread.cfm?threadid=8239
http://folktrax-archive.org/menus/cassprogs/001scotsgaelic.htm

Una seconda parte della storia
/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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